Delpini: in vista del voto discernere su famiglia e solidarietà

Prima lettera pastorale del nuovo arcivescovo di Milano

OTT 5, 2017 -

Milano, 5 ott. (askanews) – “L’avvicinarsi di consultazioni importanti per le istituzioni politiche e amministrative offre un’occasione per riflettere. I cristiani non possono sottrarsi al compito di praticare abitualmente il discernimento”. Lo ha scritto l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nella sua prima lettera pastorale “Vieni, ti mostrerò la sposa dell’Agnello” che indica ai preti e a tutti i cristiani della Diocesi le priorità per il nuovo anno pastorale. L’arcivescovo suggerisce di non essere schiavi “dell’efficienza organizzative” e invita a “una qualche semplificazione dei calendari” per non perdere l’essenziale: “Alla contemplazione dell’opera di Dio deve ispirarsi il nostro cammino di Chiesa nel tempo”.

Per il nuovo arcivescovo la testimonianza cristiana nel mondo contemporaneo deve esprimersi attraverso “la conversazione quotidiana”, “l’uso saggio degli strumenti di comunicazione” (social compresi). E per tenere alta l’attenzione in questo ambito l’arcivescovo propone anche che “le parrocchie formino persone capaci di progettare, realizzare adeguatamente strumenti di comunicazione per la comunità”.

Nella lettera l’arcivescovo richiama soprattutto l’attenzione sulle prossime “consultazioni importanti”: il referendum per l’autonomia, le elezioni politiche, regionali e nazionali e indica anche quali sono gli ambiti in cui deve esercitarsi il discernimento dei cristiani: la generazione (“famiglia, figli, nonni”), la solidarietà (“logica di inclusione, a partire dalle tante periferie che le nostre società generano”), l’ecologia integrale (“legando cura dell’ambiente a quella dell’uomo”) e del dialogo (“secondo la logica del meticciato”), primato della trascendenza (“senza la quale non c’è fondamento al legame sociale”).