Cucchi, Ilaria: il giudice dovrà astenersi, processo slitta

La sorella in un post su facebook: "Ci sentiamo presi in giro"

OTT 5, 2017 -

Roma, 5 ott. (askanews) – “Il 10 luglio scorso il gip di Roma ha rinviato a giudizio 5 carabinieri per la morte di mio fratello Stefano Cucchi. Ha fissato l’inizio del processo in Corte d’Assise per il 13 ottobre. Mancano pochi giorni all’udienza, ma apprendo che questa non si terrà perché assegnata alla stessa presidente, Evelina Canale, del primo processo la quale, ovviamente, si dovrà astenere con ulteriore slittamento di un dibattimento che avrebbe dovuto iniziare otto anni fa”. Così afferma Ilaria Cucchi, sorella del giovane geometra morto il 22 ottobre 2009 nell’ospedale Sandro Pertini, ad una settimana dall’arresto per droga.

“Sono passati ben tre mesi dal rinvio a giudizio – continua in un post su facebook – Gravissimi reati contestati agli imputati come la calunnia e la falsa testimonianza rischiano la prescrizione. Sembra che alla giustizia non interessi nulla. E’ noto che i carabinieri imputati contano sulla prescrizione. Era proprio necessario far passare inutilmente questi mesi senza fare nulla per sostituire quel giudice incompatibile? Io e la mia famiglia ci sentiamo presi in giro. La Giustizia non può funzionare in questo modo”. Il messaggio sul famoso social network inizia con “Ho appena letto un post di Roberto Saviano sulla lentezza della giustizia in Italia” ed è illustrato dalla foto del ministro della giustizia, Andrea Orlando; e da quella di Piercamillo Davigo, ex presidente dell’Anm e presidente della II sezione di Cassazione.