Succo di frutta aumenta del 51% il consumo di frutta e verdura

Ricerca comparativa della European Federation Associations Dieticians

OTT 2, 2017 -

Roma, 2 ott. (askanews) – Un bicchiere di succo di frutta 100% al giorno può incrementare del 51% la media del consumo di frutta e verdura Un’analisi comparativa tra vari Stati europei realizzata da AIJN, l’Associazione Europea dei Succhi di Frutta, evidenzia una considerevole differenza nelle linee guida sull’apporto raccomandato di frutta e verdura.

La ricerca comparativa, curata da Tanja Callewaert, esperta di nutrizione dell’European Federation of the Associations of Dieticians, delle linee guida alimentari nazionali europee sul consumo di frutta e verdura ha evidenziato le differenze nelle raccomandazioni fornite da ogni Stato ai propri cittadini. Lo studio ha offerto una visione completa sul modo in cui le autorità nazionali possono aiutare a ridurre il divario nutrizionale: gran parte della popolazione europea, infatti, non consuma nemmeno la metà delle porzioni di frutta e verdura raccomandate. In questo prospettiva, un bicchiere di succo di frutta 100% al giorno può far incrementare l’apporto raccomandato del 51%.

Molte persone in Europa assumono solo il 55% dell’apporto giornaliero di frutta e verdura raccomandato dalle autorità preposte alla salute, nonostante le frequenti campagne informative sull’importanza dell’inclusione di questi alimenti in una dieta salutare. In particolare, AIJN, l’Associazione Europea dei Succhi di Frutta, ha anche evidenziato che in termini di consumi di succhi, gli europei bevano in media 31 ml di succo 100% al giorno, oltre al consumo quotidiano di frutta e verdura.

Un consumo che, in media, potrebbe essere significativamente incrementato del 51% aumentando la quantità di succo di frutta 100% fino a 150 ml. “Questo semplice cambio di abitudine può aiutare molte persone a includere nella propria dieta frutta e verdura”, afferma Tanja Callewaert.

Un falso mito, molto diffuso, connesso al consumo dei succhi di frutta, è quello relativo al loro contenuto di zuccheri. A contrario, nei succhi 100%, per legge, non ci sono zuccheri aggiunti: ecco perché molti Paesi sostituiscono questo prodotto a una porzione di frutta.

I Paesi definiscono le proprie linee guida nutrizionali sulla base delle raccomandazioni fornite dalle autorità internazionali, quali l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), l’Autorità Europea per la Sicurezza Genere alimentare (EFSA) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’EFSA ricorda che le autorità nazionali a tutela della salute possono incoraggiare una dieta sana fornendo alle cittadine informazioni e raccomandazioni comprensibili, semplici e facili da ricordare. Il documento comparativo di AIJN evidenzia, infatti, come le linee guida, nazionali siano spesso complesse agli occhi dei consumatori e nei paesi europei differiscono notevolmente per quanto riguarda l’apporto raccomandato di frutta, verdura e succhi di frutta 100%. Nonostante queste differenze, 14 paesi europei su 19 considerano i succhi di frutta 100% equivalenti a una porzione giornaliera di frutta e verdura.