De Vito: Grasso e Boldrini contro Unione Mediterraneo a Roma

Hanno sostenuto la candidatura di Barcellona alla segreteria

SET 19, 2017 -

Roma, 19 set. (askanews) – Pochi giorni fa l’Assemblea capitolina ha votato, in maniera unanime, la mozione che propone Roma quale sede del Segretariato dell’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo: “A quanto si apprende dalla riunione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea che si è svolta al Cairo il 16 settembre, tanto la presidente della Camera Boldrini tanto il presidente del Senato Grasso hanno sostenuto, anche dopo l’invio della votazione della mozione in questione, la candidatura della città di Barcellona. L’Italia che va contro l’Italia”. E’ quanto scrive il presidente M5S dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito sulla sua pagina Facebook.

L’organizzazione internazionale “svolge un’attività fondamentale per i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo perché ha l’obiettivo di facilitare la cooperazione multilaterale su temi di natura economica, politica, sociale, di genere e di esprimere, attraverso relazioni adottate in plenaria, alcune raccomandazioni ai governi dei Paesi membri”, ricorda De Vito. “È incredibile che i rappresentanti delle Camere degli Eletti dagli italiani vadano contro gli interessi degli italiani stessi! Un’importante occasione di diplomazia mancata – aggiunge -. Viene da chiedersi se e come, gli stessi Presidenti, si siano confrontati sul punto con le Camere che presiedono. Il tema è stato esposto ai capigruppo nella relativa Conferenza? È stata svolta una discussione in Aula? Oppure hanno agito in autonomia?” “Possiamo dire loro che in Campidoglio sono stati curati ambo i passaggi. Ancora più assurdo è che tanto gli esponenti del Pd tanto di Sinistra italiana, in Campidoglio, avevano condiviso e votato in senso favorevole la mozione – denuncia ancora De Vito -. Auspichiamo pertanto un ‘opportuno ravvedimento’ da parte dei due Presidenti e che questi, sentite tutte le forze politiche nelle sedi di rito, possano rappresentare una posizione diversa e soprattutto sorretta da una adeguata legittimazione democratica”, conclude.