Caso Consip, Cantone dice che vede pochi fatti e tantissime illazioni

Il resto è frutto di una fuga di notizie

SET 19, 2017 -

Roma, 19 set. (askanews) – Nella vicenda Consip “vedo molti pochi fatti e tantissime illazioni. Dalla procura di Roma c’è un comportanmento molto corretto e lineare e prima di esprimere giudizi definitivi aspettiamo”. Il presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone, nel corso di “Circo Massimo” su Radio Capital è intervenuto sulla vicenda Consip.

“Per ora c’è un’ipotesi di corruzione per cui un funzionario di medio livello ha patteggiato e un imprenditore è in attesa di giudizio ma tutto il resto è frutto di una fuga di notizie, di ricostruzioni giornalistiche. C’è un’ indagine sull’indagine – ha aggiunto Cantone – una cortina fumogena che ha come unico effetto quello di danneggiare l’immagine della magistratura”.

Poi Cantone ha spiegato che “non sono assolutamente d’accordo con Davigo, confrontare la corruzione di oggi con Tangentopoli significa dimenticare quello che è avvenuto all’epoca, basta ricordare il processo Enimont per capire cosa era Tangentopoli e il livello di coinvolgimento. Per quanto l’indagine Mafia Capitale sia fondamentale, pensare che Buzzi possa essere messo accanto a Cusani significa voler davvero dimenticare il passato”.

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