Papa: chi è stato perdonato non può non perdonare a sua volta

Angelus in piazza San Pietro

SET 17, 2017 -

Roma, 17 set. (askanews) – Chi perdona “non nega il torto subito ma riconosce che l’essere umano, creato ad immagine di Dio, è sempre più grande del male che commette”. Lo ha detto il Papa durante l’Angelus in piazza San Pietro commentando “la parabola del re misericordioso e del servo spietato” che “mostra l’incoerenza di colui che prima è stato perdonato e poi si rifiuta di perdonare”. E ancora: “chiunque abbia sperimentato la gioia, la pace e la libertà interiore che viene dall’essere perdonato può aprirsi alla possibilità di perdonare a sua volta”.

“Il re della parabola – ha aggiunto il Papa – è un uomo generoso che, preso da compassione, condona un debito enorme, ‘diecimila talenti’, a un servo che lo supplica. Ma quello stesso servo, appena incontra un altro servo come lui che gli deve cento denari, cioè molto meno, si comporta in modo spietato, facendolo gettare in prigione. L’atteggiamento incoerente di questo servo è anche il nostro quando rifiutiamo il perdono ai nostri fratelli. Mentre il re della parabola è l’immagine di Dio che ci ama di un amore così ricco di misericordia da accoglierci, amarci e perdonarci continuamente”.

Al temine dell’Angelus il Papa ha salutoa anche i partecipanti alla corsa podistica Via Pacis, “che ha toccato luoghi di culto delle diverse confessioni religiose presenti a Roma. Auspico – ha detto – che questa iniziativa culturale e sportiva possa favorire il dialogo, la convivenza e la pace”.