Caserta, uccide padre per difendere madre durante lite: arrestato

Prima hanno simulato incidente lavoro, poi madre si è autoaccusata

SET 17, 2017 -

Roma, 17 set. (askanews) – Prima hanno simulato un incidente sul lavoro per giustificare la ferita che ha portato al decesso di un imprenditore ad Alvignano (Caserta). Poi la donna si è autoaccusata dell’omicidio, sostenendo di averlo colpito con un coltello durante una lite, poi si è giunti alla verità: l’uomo è stato ucciso dal figlio che voleve difendere la madre dall’ennesima aggressione da parte del padre. Il giovane, di 28 anni, ha confessato ed è stato arrestato.

Tutto è successo ieri nella tarda serata: i carabinieri della stazione di Alvignano sono intervenuti a seguito del decesso per lesioni “all’emitorace sinistro con emopericardio al quarto spazio intercostale” di Giuseppe Leggiero, imprenditore. Da una prima ricostruzione dei fatti si è appreso che nel pomeriggio precedente la moglie del defunto, con l’aiuto del figlio, aveva trasportato il coniuge presso l’ospedale di Piedimonte Matese asserendo che questi era stato vittima di un incidente sul lavoro, verificatosi mentre erano intenti alla lavorazione di latticini all’interno del caseificio di loro proprietà. Poco dopo l’uomo è morto a seguito delle lesioni riportate.

Sin dai primi accertamenti – riferiscono i militari in una nota – e a seguito dell’immediato sopralluogo, i militari dell’Arma hanno rilevato che l’area indicata come luogo dell’incidente era estremamente pulita e in ordine e la ricostruzione dei fatti riferiti dalla donna portava a versioni tra loro contrastanti. Nel corso dell’interrogatorio la donna ha rilasciato una confessione completa confermando di aver colpito, nel corso di una violenta lite, il coniuge con un coltello utilizzato per la lavorazione casearia.(Segue)