Omicidio Noemi, la madre: l’hanno sempre calunniata

Intervistata da Quarto Grado (Rete 4) insieme all'altra figlia

SET 15, 2017 -

Roma, 15 set. (askanews) – Chi era Noemi? “era una ragazzina veramente speciale. Anzi… è tuttora una ragazzina speciale, perché ci guida da lassù. Lei sta con noi… è un pezzo di cuore che resterà sempre qua dentro. Noemi era solare e lo potete chiedere chiedere a tutti. Era sempre allegra, le piaceva dialogare e avere amicizie. Però queste persone cattive me l’hanno portata via”. A parlare è Imma Rizzo, madre di Noemi Durini, la ragazza di 16 anni di Specchia (Lecce) uccisa dal fidanzato reo confesso Lucio M., di 17 anni, nel corso di un’intervista a “Quarto Grado” che va in onda nella puntata di questa sera, alle 21.15, su Retequattro. “All’inizio – prosegue la signora Imma – hanno fatto finta di volerle bene. Ma quando hanno visto che mia figlia veniva da una famiglia di onesti, di persone che si guadagnano un pezzo di pane lavorando da mattino a sera per mantenere la famiglia… hanno visto che non potevano competere. Questa, forse, è la risposta più giusta. Con l’onestà e il lavoro delle persone che sudano dalla mattina alla sera, no, non ce la facevano… Sono persone disoneste: lo sanno tutti. Però, adesso, che purtroppo Noemi quelle brutte persone me l’hanno portata via… perché sono veramente delle brutte persone…, la devono smettere di infangare la memoria di mia figlia. Mia figlia è cresciuta in una famiglia sana, con degli obiettivi […]. Solo che, purtroppo, Noemi voleva fare la crocerossina: aiutare questo ragazzo che, alla fine, è sempre stato sano di mente e capace di intendere e di volere”.

“E al signor Biagio – aggiunge -, insieme alla moglie: basta con queste sceneggiate napoletane! Non servono. Ci sarà giustizia per mia figlia… Non vi dovete permettere mai più! Signor Biagio, mi guardi bene negli occhi. Signora, mi guardi bene negli occhi… se la posso chiamare signora… non la chiamo mamma, perché una mamma non fa questo… Signora: basta sceneggiate […]. Signor Biagio: le scenate se le faccia a casa sua con sua moglie. Queste persone hanno sempre mandato calunnie nei confronti di mia figlia e gli inquirenti lo sanno: prenderanno i tabulati e ci saranno le minacce vocali, telefoniche, con messaggi di Whatsapp o altri messaggi normali. Quindi, signor Biagio, stia calmo e stia attento: lei mi può dire qualunque cosa, ma mia figlia non la deve toccare mai più”.

DOMANDA – Dipingono sua figlia Noemi come una ragazza che avrebbe raccolto dei soldi per acquistare una pistola…

Imma: “Mia figlia è nata in una famiglia sana, perfetta: ecco perché è morta. Mia figlia, grazie a lei, signor Biagio, a lei che non la poteva vedere, perché suo figlio doveva diventare il secondo delinquente come lei… Mi assumo tutte le mie responsabilità e con questo ho chiuso”.

DOMANDA – Come vorrebbe che si ricordasse oggi sua figlia Noemi?

Imma: “Sempre allegra, educata e rispettosa. Così la devono ricordare… come la ricordiamo noi”.

DOMANDA – Cosa manca oggi di una figlia che non c’è più?

Imma: “Mi manca solo mia figlia… non la vedo più entrare in casa per colpa loro… la devono pagare tutti in questa famiglia, tutti! Sono tutti complici!”.