Aosta, detenuto tenta suicidio: salvato dalla penitenziaria

Di nazionalità serb

SET 15, 2017 -

Roma, 15 set. (askanews) – Un detenuto di nazionalità serba ristretto nel carcere di Aosta ha tentato di uccidersi nella sua cella, ma l’uomo è stato salvato dal tempestivo intervento delle Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio. E’ accaduto nelle prime ore della mattinata di giovedì e a darne notizia è il sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe, che plaude al provvidenziale intervento degli Agenti di servizio.

Spiega Donato Capece, segretario generale del Sappe: “L’insano gesto, posto in essere mediante impiccamento, non è stato consumato per il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari. Soltanto grazie all’intervento provvidenziale degli Agenti di sezione si è evitato che l’estremo gesto avesse conseguenze”.

Capece è netto nella denuncia: “Il sistema delle carceri non regge più. Sono state tolte, ovunque, le sentinelle della Polizia Penitenziaria sulle mura di cinta delle carceri, e questo è gravissimo. I vertici dell’Amministrazione Penitenziaria hanno smantellato le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali. Servono non meno di 8.000 nuovi Agenti di Polizia Penitenziaria per le esigenze delle carceri ma il Governo ne ha autorizzato l’assunzione solamente di 305… e queste sono le conseguenze. Coloro che hanno la responsabilità di guidare l’Amministrazione Penitenziaria si dovrebbe dimettere dopo tutti questi fallimenti”.

Il Sappe auspica, infine, che il prezioso e determinante intervento degli Agenti di Polizia Penitenziaria di Aosta che hanno sventato il suicidio dell’uomo venga riconosciuto con una adeguata ricompensa ministeriale.