Corruzione, difesa Marra rinuncia a citare Raggi come teste

Legali scelgono diversa strategia dopo ultime acquisizioni

SET 14, 2017 -

Roma, 14 set. (askanews) – Gli avvocati di Raffaele Marra rinunceranno alla citazione in aula, come testimone, della sindaca di Roma Virginia Raggi. Il processo in cui è imputato l’ex capo del personale capitolino e braccio destro della prima cittadina, vede sotto accusa anche l’imprenditore Sergio Scarpellini. L’accusa contesta il reato di corruzione in concorso.

Secondo quanto si è appreso i difensori di Marra, gli avvocati Francesco Scacchi e Fabrizio Merluzzi, potrebbero formalizzare il ‘passo indietro’ nella prossima udienza. Dopo che anche i giudici della II sezione penale avevano dato disponibilità ad ascoltare la testimonianza della Raggi. E la stessa sindaca aveva dichiarato nei mesi scorsi che era disponibile.

La ‘rinuncia’ alla teste Raggi sarebbe dovuta anche al fatto che la stessa si sarebbe potuta avvalere della facoltà di non rispondere. Visto che in altro diverso procedimento è indagata. Ma anche perché le diverse acquisizioni istruttorie avrebbero in parte reso superflua la testimonianza della sindaca. “Di consueguenza è venuta meno la necessità di chiamarla in aula”.

Il processo si è aperto alla fine di maggio. Il Comune di Roma è costituito parte civile. Così come numerose associazioni dei consumatori, come Assoconsum e Cittadinanzattiva. Marra e Scarpellini, per questa storia, sono stati arrestati lo scorso dicembre.

In base all’impostazione degli inquirenti Marra avrebbe ricevuto benefici ingenti dal costruttore, come il pagamento nel 2013 di oltre 367 mila euro, con due assegni, per un appartamento Enasarco poi acquistato in via Prati Fiscali.