Global Beer Responsible Day: a Milano test e consigli da Ab InBev

Iniziativa del produtture per un consumo responsabile della birra

SET 13, 2017 -

Milano, 13 set. (askanews) – Restare in equilibrio su una gamba, camminare su una linea retta o lungo un percorso delimitato da birilli: sono alcuni dei semplici test per verificare se si è o meno in stato di ebbrezza dopo un bevuta. Queste prove – rese più complicate grazie a degli speciali occhiali che distorcono la vista simulando le sensazioni visive tipiche di un tasso alcolemico di circa 0,7 – saranno proposte da AB InBev Italia, il colosso mondiale nella produzione di birra – sui, tra gli altri, i marchi Corona, Budweiser, Stella Artois – a quanti visiteranno la sua postazione in Largo la Foppa a Milano in occasione del terzo Global Beer Responsible Day, previsto per il 15 settembre.

Con la sua iniziativa AB InBev punta a promuovere il consumo di bevande alcoliche consapevole e responsabile attraverso una serie di attività che metteranno alla prova la capacità delle persone di compiere semplici azioni quotidiane sotto l’effetto di un simulato stato di ebbrezza. Sarà per tutti un’ottima occasione per mettersi alla prova e riflettere su tutte le volte in cui viene pronunciata la frase “io l’alcol lo reggo benissimo!”.

La giornata di venerdì sarà inoltre il contesto perfetto per promuovere le “Dieci idee per bere birra: consigli per un bere rispettoso e consapevole”. Sviluppati in collaborazione con Claudio Cippitelli, sociologo esperto di consumi, fenomeni e culture giovanili, i dieci consigli si svolgono lungo un percorso che sollecita la presa di coscienza e lo sviluppo dell’autoconsapevolezza come strumenti guida attraverso due valori fondanti: il rispetto e la consapevolezza.

Il valore del rispetto permea interamente la prima parte di questo percorso e pone l’accento, in primis, nei confronti di un prodotto come la birra, meritevole di rispetto per la storia antichissima che la caratterizza e per le mutazioni che ha saputo affrontare nei secoli, adattandosi ed esaltando le proprie peculiarità verso standard di qualità elevati. Il rispetto è altresì indirizzato verso ogni tipo di relazione interpersonale che ognuno di noi intrattiene con le persone vicine: gruppi di amici, famiglia, compagno, per arrivare infine al contesto in cui viviamo e al mondo intorno a noi.

La seconda parte del vademecum dei consigli per bere bene, riguarda la consapevolezza. Un invito a un consumo responsabile di birra, esplicitato in una serie di annotazioni oggettive e concrete, basate su dati ed esperienze semplici: il senso della quantità, la scelta del momento adatto, l’importanza delle relazioni umane nei momenti di difficoltà o della cura del sentimento verso gli altri, per chiudere con la rilevanza calorica e l’importanza del connubio birra-cibo.

Le dieci idee di Ab InBev, inoltre, sono state sviluppate e approfondite in tre versioni differenti, pensando cioè a interlocutori con necessità e approcci radicalmente diversi. Ab InBev si rivolge quindi in prima istanza ai giovani, ma non dimentica gli altri attori coinvolti e coinvolgibili nello scenario della promozione del consumo responsabile. Gli stessi messaggi vengono quindi riformulati come indicazioni utili per genitori e insegnanti, facendo così emergere bene le naturali, ma spesso non così esplicite, differenze nel punto d’osservazione e nelle argomentazioni.

Sempre perseguendo l’obiettivo di raggiungere i neomaggiorenni, sarà inoltre programmato nei prossimi mesi un intervento pilota in alcune scuole superiori. Si tratta del primo passo di un progetto che vuole aumentare la consapevolezza dei consumatori giovani, una delle fasce d’età più sensibili al tema.

“L’orientamento alle azioni concrete sulle comunità in cui l’azienda opera è l’approccio che AB InBev ha deciso di adottare nel momento in cui reso pubblici i suoi obiettivi globali di smart drinking, che ci siamo impegnati a raggiungere entro il 2025 – ha commentato Massimiliano Colognesi, corporate affairs manager di AB InBev Italia – Vogliamo che le esperienze dei consumatori legate alla birra siano sempre positive, libere da impatti negativi. D’altra parte la birra è stato da sempre una bevanda che ha dimostrato una incredibile capacità di tenere insieme le persone. Noi desideriamo che questo stare insieme sia sicuro, sano, felice e vogliamo fortemente svolgere un ruolo proattivo nel promuovere le pratiche di smart drinking”.