In Italia cresce agricoltura biodinamica: +20% nell’ultimo anno

Triplicate aziende settore al "Sana" che apre oggi a Bologna

SET 8, 2017 -

Roma, 8 set. (askanews) – La biodinamica rafforza i terreni, li rende più fertili, più resistenti alla siccità e al dissesto idrogeologico. Non solo. Il modello agricolo attuato dalla biodinamica crea aziende più forti sul mercato a cominciare dai prezzi, perché i prodotti biodinamici sono pagati al produttore di più rispetto ai convenzionali (per esempio il latte bio 70/50 cent litro, il latte convenzionale 30 cent litro), garantendo una stabilità complessiva maggiore delle aziende biodinamiche. Sarà anche per questa ragione che l’agricoltura biodinamica si sta delineando come uno dei settori più promettenti per il futuro dell’agricoltura made in Italy, l’unica che resiste alla crisi e che in controtendenza registra un incremento del 20% nell’ultimo anno.

A sottolinearlo l’Associazione per l’agricoltura biodinamica che osserva come la crescita si rifletta anche nella partecipazione del settore alla 29esima edizione del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, che prende il via oggi a Bologna, dove sono triplicate le aziende espositrici nell’area biodinamica. E oggi pomeriggio al SANA è stato organizzato un seminario per annunciare al mondo produttivo, insieme ai buyer internazionali tra i più autorevoli, le novità che sosterranno la commercializzazione e permetteranno un più facile ingresso delle aziende nel rigoroso sistema biodinamico. “Il seminario di oggi – spiega Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica – è un’occasione unica di incontro con i buyer tra i più importanti del settore biologico e biodinamico. All’estero aumenta la domanda di prodotto biodinamico italiano, ormai ben oltre l’offerta, oggi vogliamo mettere la basi per organizzare i rapporti con la domanda e rafforzare l’organizzazione dei produttori per rispondere a questa opportunità. Inoltre si affronterà il tema dell’iter per l’ingresso qualificato delle aziende nel sistema biodinamico a protezione della qualità”.

La biodinamica – sottolinea l’associazione – rappresenta sempre più una prospettiva concreta per far ripartire l’economia del Paese, per creare nuovi posti di lavoro e per difendere il nostro territorio. Nel mondo ci sono più di 2 milioni di ettari coltivati in modo biodinamico e certificati, ma sono molto più numerose le aree agricole dove si produce secondo le pratiche agronomiche biodinamiche.

L’Italia è al terzo posto (dopo Germania e Francia) tra i Paesi europei per superficie destinata all’agricoltura biodinamica e conta oltre 4.500 aziende che ne applicano le tecniche, tra cui alcune grandi realtà: ad esempio, è coltivata con i metodi biodinamici una delle più grandi aziende biologiche europee, così come la più grande azienda agricola in assoluto del Molise è oggi biodinamica. Più del 50% di quanto raccolto e trasformato in Italia viene esportato in Giappone, USA e Scandinavia.