Al via la decima edizione del Festival di cultura ebraica

9-13 settembre, ospiti filosofa Heller e scrittrice Janeczek

SET 6, 2017 -

Roma, 6 set. (askanews) – Giunge alla sua decima edizione il Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica, in programma dal 9 al 13 settembre nel Quartiere Ebraico di Roma.

Curato da Marco Panella, Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann, il festival quest’anno ha come tema principale Earth.Life beyond, con un ricco panel di ospiti che saranno chiamati a sviluppare l’argomento Terra in tutte le sue più ampie accezioni: Terra come identità, come viaggio e come ritorno, Terra come ambiente da conservare e trasmettere al futuro, Terra come risorse e Terra come modello di sviluppo.

Tra gli ospiti: la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, la psicologa, giornalista e scrittrice Ayelet Gundar-Goshen, la filosofa e sociologa Agnes Heller, l’ingegnere fondatore di Engineers without borders Mark Talesnick, la scrittrice e giornalista Helena Janeczek, il giornalista, scrittore e conduttore televisivo Edoardo Camurri, la regista Cristina Comencini, la scrittrice Deborah Levy-Bertherat, l’attore e musicista Enrico Fink, la giornalista del TG2 Francesca Nocerino.

Location principali: il Palazzo della Cultura, sede della scuola ebraica, il Museo Ebraico e i Giardini del Tempio.

Com’è consuetudine il festival apre sabato 9 settembre con la Notte della Cabbalà, un vero e proprio evento nell’evento che vede l’intero Quartiere Ebraico del Portico d’Ottavia animarsi con una maratona di eventi culturali, musica, teatro, degustazioni, incontri letterari, che intende celebrare ancora una volta il sodalizio tra la Capitale e la Roma ebraica e che offre alla città la straordinaria opportunità dell’ingresso gratuito al Museo Ebraico e di poter fruire di visite guidate gratuite alla Grande Sinagoga e all’interno dell’Antico Ghetto; la perfomance artistica della serata è affidata a Enrico Fink, poliedrico musicista che metterà in scena, insieme a Giancarlo Schiaffini, grande trombonista del jazz italiano, la session “In principio – Il canto della creazione del mondo”, uno spettacolo tra cosmologia, scienza e creazione con musica e voce narrante che partendo dai midrashim (racconti) sulla Genesi racconta la creazione del mondo da vari punti di vista.

Sempre sabato 9 settembre, l’inaugurazione della mostra “Israele. Ritorno alla Terra”, il tributo che il festival dedica alle famiglie ebraiche che, provenienti da tutto il mondo, con il supporto della Jewish Agency, hanno fatto ritorno a casa, a partire dal 1948, dando vita allo Stato d’Israele. L’esposizione, in collaborazione con il Centro di documentazione Ebraica contemporanea e con il supporto di EL Al, presenta circa quaranta immagini di grande forza evocativa sui grandi temi dell’immigrazione ebraica, del legame con la terra e della nuova vita nel neonato Paese.

Ulteriore elemento di particolare rilevanza per la forte connessione con il mondo culturale ebraico internazionale è il gemellaggio del Festival con la Giornata Europea della Cultura Ebraica incentrata sul tema Diaspora. Identità e Dialogo, alla quale è dedicata la sessione pomeridiana e serale di domenica 10 settembre.

Simonetta Agnello Hornby, Pierpaolo Pinhas Punturello e Francesca Nocerino lunedì 11 settembre racconteranno le vicende degli Ebrei nel Meridione d’Italia, come terra di esilio, di partenze e di abbandoni, ma soprattutto come terra d’identità.

Evento centrale di martedì 12 settembre, l’intervista di Benedetta Tobagi alla filosofa e sociologa Agnes Heller sul futuro della nostra società rispetto alla tematiche dell’etica, della sessualità e della famiglia. A seguire Edoardo Camurri intervisterà Helena Janeczek sul suo nuovo romanzo “La ragazza con la Leica”, dedicato a Gerda Pohorylle, donna formidabile e fotografa, grande amore del fotografo Robert Capa, la prima morta “sul campo” durante la guerra civile spagnola nel 1937.

L’evento di chiusura del Festival mercoledì 13 settembre, realizzato in collaborazione con SIAE, sarà l’omaggio al grande artista e musicista Herbert Pagani, che prevede due momenti di esibizione. S’inizierà con un reading, scandito da momenti musicali, interpretato e a cura di Ketty Di Porto, in cui il pubblico sarà guidato attraverso la vita, le opere e la poetica dell’artista scomparso prematuramente a soli 44 anni.