Sgombero Curtadone, Campidoglio: molti rifiutano opzioni proposte

Baldassarre ringrazia operatori per "supporto che assicurano"

AGO 23, 2017 -

Roma, 23 ago. (askanews) – “Ancora una volta gli operatori della Sala operativa sociale di Roma Capitale hanno garantito impegno, dedizione e professionalità al servizio della città. Voglio ringraziarli sentitamente per il supporto che stanno assicurando a tutte le persone in condizione di fragilità in seguito allo sgombero dell’immobile situato in via Curtatone disposto dalla Prefettura”, lo dichiara Laura Baldassarre, Assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale di Roma Capitale, ricordando che “bambini, anziani, disabili e tante persone in difficoltà stanno ricevendo il loro sostegno umano e operativo, ponendo al centro di ogni azione le persone”. E – sottolinea “lo hanno dimostrato anche in questa occasione, occupandosi delle specificità di ogni singolo individuo per poi proporre soluzioni nel circuito di accoglienza capitolino. Ieri sono state accolte 20 persone tra donne sole con figli minorenni; disabili; soggetti diabetici, dializzati e affetti da problemi renali”.

“Purtroppo – spiega l’assessora pentastellata – molti hanno rifiutato le opzioni proposte, rimanendo così in una condizione di disagio. Per molte ore oggi, come accaduto nei mesi scorsi, non è stato consentito agli operatori l’accesso all’immobile di via Curtatone, poiché è stata giudicata a rischio la loro incolumità a causa del clima di forte tensione. Nonostante le difficoltà, hanno lavorato tutto il giorno per fornire accoglienza all’esterno. Purtroppo sono stati rifiutati 60 e 20 posti in due strutture della città”.

“Un importante contributo, per aiutare le persone sgomberate è stato prodotto dall’associazionismo e dal terzo settore, che auspichiamo sempre maggiore e operativo”, aggiunge Baldassarre, ricordando che “siamo dinanzi ad una congiuntura storica ed economica assai complessa, che registra una vastissima platea di persone in grave difficoltà e preda di un crescente impoverimento”. E – conclude – “per fronteggiare questa situazione occorre l’impegno di tutte le istituzioni, mettere a sistema azioni e interventi di tutte le realtà, all’interno di un quadro unitario”.