Attacco Ramblas: 13 morti e 50 feriti. L’Isis rivendica

Due arrestati. Ucciso in sparatoria uno dei ricercati

AGO 17, 2017 -

Roma, 17 ago. (askanews) – L’agenzia di stampa Amaq, legata allo Stato islamico (Isis) ha riferito che il Califfato ha rivendicato la responsabilità per l’attacco di Barcellona, dove un furgone si è scagliato sulla folla che si trovava sulla Rambla, il viale più famoso e più frequentato, ad ogni ora del giorno e della notte, della capitale catalana, uccidendo 13 persone e ferendone 50. Lo riferisce via Twitter il SITE, l’agenzia di monitoraggio delle attività terrostiche.

La polizia catalana ha arrestato due uomini e identificato uno dei presunti attentatori. Si tratterebbe di Driss Oukabir, l’uomo che ha noleggiato il furgone utilizzato per l’attentato; secondo quanto riferito dall’emittente radiofonica Cadena Ser all’interno del furgone sarebbe stato ritrovato un passaporto spagnolo, il cui titolare è un uomo di origine maghrebina residente nell’enclave di Melilla.

Inoltre una delle due persone ricercate dalla polizia catalana in relazione all’attentato sarebbe morta in una sparatoria con gli agenti: si tratterebbe del conducente di una macchina che ha cercato di forzare i posti di blocco collocati sulla Diagonal dalla polizia di Barcellona per controllare il traffico in uscita dalla città dopo l’attentato.