Cacciava cinghiali in zona vietata, fermato un bracconiere sardo

A Monte Eccas, nella parte sud del massiccio dei Sette Fratelli

AGO 12, 2017 -

Roma, 12 ago. (askanews) – Una denuncia per bracconaggio e un sequestro di armi e munizioni. E’ il risultato dell’azione del personale della Stazione forestale di Campuomu, a Burcei, in Sardegna, al termine di un lungo appostamento concluso la notte fra il 10 e l’11 agosto in località Monte Eccas, nella parte sud del massiccio dei Sette Fratelli.

Sul luogo erano state posizionate alcune esche a base di mandorle, le cosiddette “pappadroxie”, per attrarre esemplari di cinghiale. La paziente attesa ha consentito di sorprendere un cinquantacinquenne di Sinnai, R. O., in flagranza di reato, mentre si appostava imbracciando un fucile caricato a pallettoni. L’arma dell’uomo, che non ha opposto resistenza al controllo, era regolarmente denunciata ed è stata sequestrata.

Le operazioni, proseguite con la perquisizione di un fabbricato rurale di proprietà dell’uomo hanno condotto al rinvenimento e al sequestro di altri due fucili da caccia regolarmente denunciati ma che sarebbero dovuti essere custoditi in altro luogo. Scattata la denuncia alla Procura della Repubblica: l’uomo dovrà rispondere di esercizio di caccia notturna in zona vietata, un reato punito con pene sino a due anni di reclusione.

L’operazione si inquadra nell’ambito dell’azione generale di contrasto del bracconaggio nella foresta dei Sette Fratelli e nell’attività di controllo del territorio disposta e coordinata dal Servizio Ispettorato di Cagliari del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna per contrastare il fenomeno del bracconaggio.