Venezia: nuovo passo verso piattaforma oceanografica acqua alta

Messa a punto da Istituto scienze marine Ismar-Cnr di Venezia.

AGO 11, 2017 -

Roma, 11 ago. (askanews) – Si è conclusa questa mattina con successo la parte fondamentale delle operazioni di refitting della piattaforma oceanografica Acqua Alta dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr) di Venezia. La piattaforma, nata nel 1970, è stata sottoposta a una complessa operazione di consolidamento della parte sommersa e di sostituzione dei moduli, che ha consentito l’adeguamento degli alloggi e degli spazi interni e un innalzamento di circa 2 metri s.l.m. che permetterà di migliorare le osservazioni e di aumentare la sicurezza rispetto a eventi marini estremi. Il refit ha avuto un costo complessivo di circa un milione di euro.

“La piattaforma era stata smontata nelle scorse settimane e in giornata odierna è stata eseguito il riposizionamento: dopo le operazioni di saldatura, quindi, la struttura potrà riprendere pienamente le attività”, ha spiegatp il direttore dell’Ismar-Cnr Mauro Sclavo. “Durante questa pausa Ismar-Cnr ha posizionato una boa che assicura la continuità delle misure fisiche e oceanografiche eseguite. Acqua Alta è infatti a tutti gli effetti una stazione scientifica che consente di rilevare parametri essenziali per l’osservazione ecologico-ambientale dell’Alto Adriatico, quali quelli atmosferici (temperatura, pressione, umidità, vento, piovosità a livello atmosferico), marini (temperatura, salinità, torbidità, ossigeno, pH a livello di marea, altezza, direzione e periodo delle onde e intensità e direzione della corrente a vari livelli) e biologici (popolamenti ittici, di plancton, meduse e mucillagini). Il rilievo scientifico di questa struttura è attestato dalle oltre 150 pubblicazioni prodotte, da due brevetti e dalla partecipazione alla rete LTER con i più importanti siti di rilevamento del cambiamento climatico a livello globale”.