Lazio, Legambiente lancia Sos: 8 siti malati cronici

Soprattutto nei presi delle foci dei fiumi

AGO 11, 2017 -

Roma, 11 ago. (askanews) – Il Lazio resta una regione fortemente malata sotto l’aspetto ambientale, soprattutto per quanto riguarda le sue coste. A ribadirlo è Legambiente che oggi ha presentato il bilancio finale della campagna nazionale “Goletta Verde”Dopo il passaggio nel Lazio ad inizio luglio con la tappa di Minturno, le analisi su tutti i 360 km di litorale regionale e le iniziative dei circoli costieri di Legambiente, si ritorna a parlare, quindi, di inquinamento delle coste laziali.

Durante la conferenza stampa finale, l’associazione del Cigno Verde ha, infatti, comunicato l’invio di numerosi esposti alle Capitanerie di Porto di tutta Italia, ove si segnalano punti altamente critici perché risultati fortemente inquinati da almeno 5 anni, durante le analisi dei tecnici di Goletta, tra i 38 punti malati cronici, ben 8 sono nel Lazio che è tra le 4 regione con il più alto numero di criticità denunciate alle autorità, punti che da nord a sud sono: la Foce del Fiume Marta a Tarquinia (Vt) la Foce del Fosso Zambra a Cerveteri (Rm), la Foce del Rio Vaccina a Ladispoli (Rm), la Foce del Fiume Arrone a Fiumicino (Rm), la Foce del Tevere a Roma, la Foce del Rio Torto lato spiaggia a Pomezia (Rm), la Foce del Fosso Grande ad Ardea (Rm), la Foce del Rio Santacroce nella spiaggia di Gianola a Formia (Lt).

“Chiediamo alle Capitanerie di Porto di avviare approfondimenti specifici su tutti questi canali – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – attraverso i quali, vergognosamente, liquiami non depurati e sostanze nocive arrivano in mare anche e soprattutto nei pressi di spiagge molto frequentate, mettendone a rischio la bellezza insieme alla salute dei bagnanti”.