Violenze su minori, diocesi di Acireale crea commissione su setta

La "Associazione Cattolica Cultura ed Ambiente" dei "12 apostoli"

AGO 10, 2017 -

Roma, 10 ago. (askanews) – “Una Commissione interna per contribuire alla verità dei fatti”. Ad istituirla il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, a seguito dei “nuovi, raccapriccianti dettagli appresi dai media” in merito all’inchiesta sull'”Associazione Cattolica Cultura ed Ambiente” di Lavina in Aci Bonaccorsi.

In una nota, la diocesi “ribadisce che la natura dell’Associazione in questione è civile; condanna ogni forma di ambiguità tesa a disorientare i fedeli su ciò che può essere definito religioso e ciò che invece appartiene alla sfera della perversione; esprime ancora una volta dolore e solidarietà verso tutte le vittime, sia in quanto abusate, sia in quanto gravemente ingannate e offese”. Nel testo si ricorda che, “come previsto dal Codice di diritto canonico al can. 1399, quanti si macchiano di gravi crimini e danno occasione di scandalo incorrono in pesanti pene canoniche, quali l’esclusione dai sacramenti”. E si dà notizia dell’istituzione della Commissione: questa, si informa, “sarà presieduta dal vicario generale, mons. Giovanni Mammino, e avrà, tra l’altro, il compito di raccogliere elementi utili a fare chiarezza sulla eventuale violazione del sigillo sacramentale e su tutto ciò che concerne la materia ecclesiale, morale e dottrinale dei fatti occorsi attorno all’Associazione, così da tutelare tutti quei fedeli che hanno subìto un torto o sono stati lesi nei propri diritti. Quanti ritengono di essere a conoscenza di elementi utili, potranno rilasciare alla Commissione la propria dichiarazione o testimonianza concordandone le modalità scrivendo ad una delle seguenti e-mail: vicariogenerale@diocesiacireale.it – cancelliere@diocesiacireale.it”. Ribadendo “piena fiducia nel lavoro della Magistratura”, l’auspicio della diocesi è che “si possa giungere nel minor tempo possibile all’accertamento di ogni responsabilità”.

Nei giorni scorsi su delega della Procura distrettuale di Catania, il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Sicilia Orientale” di Catania ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Catania ritenendo responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale aggravata ai danni di minori nei confronti di diversi esponenti di vertice della comunità cosiddetta dei “12 apostoli”.