Milano provincia lombarda con più alta densità reati informatici

Una denuncia ogni 297 abitanti: è 14esima a livello nazionale

AGO 10, 2017 -

Milano, 10 ago. (askanews) – Milano con una denuncia all’autorità giudiziaria ogni 297 abitanti è la provincia lombarda con la più alta densità di reati informatici, precedendo Sondrio (1 ogni 366) e Cremona (1 ogni 372), mentre la provincia di Monza e Brianza è tra le più virtuose d’Italia. È quanto emerge da un’analisi condotta da Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, che con “Difesa Web” assiste in giudizio i cittadini vittime di frodi informatiche e fornisce strumenti di monitoraggio per prevenire furti d’identità e altre truffe online.

Nel capoluogo meneghino, quattordicesimo a livello nazionale, la situazione è più tranquilla di Bologna (ottavo posto con una denuncia ogni 269 abitanti) e Napoli, (decimo posto con 1 denuncia ogni 288 abitanti), ma peggiore di Torino (1 su 318), Firenze (1 su 359), Roma (1 su 368), Palermo (1 su 437) e Bari (1 su 484).

La Lombardia (11esimo posto) non è una regione molto a rischio, con una densità di 1 denuncia per reati informatici ogni 403 abitanti. Dopo Milano, Sondrio e Cremona, il fenomeno è rilevante anche nelle province di Varese (1 su 413) e Bergamo (1 su 422) mentre si alleggerisce a Mantova (1 su 411), Lecco (1 su 449) e Lodi (1 su 468). Meno preoccupante la situazione a Brescia (1 su 470), Pavia (1 su 489) e Como (1 su 572), mentre la provincia di Monza e Brianza (1 denuncia ogni 1162 abitanti) è la seconda realtà Italiana a registrare la più bassa densità di reati informatici dopo Verona (1 su 2271 abitanti).

Tra 2010 e 2015, fanno notare da DAS, i reati informatici sono più che raddoppiati nella provincia di Sondrio (+123), con incrementi rilevanti registrati anche a Como e Lecco (+86% per ciascuna). Il fenomeno cresce meno a Brescia (+26%) e Milano (+32%)

A livello nazionale, dopo la Liguria (1 su 246), le regioni con la più alta densità di crimini informatici sono Molise (1 denuncia ogni 290 abitanti) e Valle d’Aosta (1 su 294). Puglia (1 denuncia all’autorità giudiziaria ogni 503 abitanti), Sicilia (1 su 496) e Basilicata (1 su 483) sono invece le regioni con la più bassa frequenza di reati informatici. DAS ha rilevato che tra il 2010 e il 2015 il numero assoluto di reati informatici è cresciuto in modo rilevante in tutte le regioni, soprattutto in Friuli Venezia Giulia (+134%) e Umbria (+102%). Le regioni dove le denunce per reati informatici sono cresciute meno sono Campania (+17%), Valle d’Aosta (+19%) e Puglia (+34%).

“La nostra ricerca – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di Das – evidenzia un fenomeno preoccupante. Nel periodo che abbiamo analizzato le denunce delle forze di polizia all’autorità giudiziaria per reati informatici sono cresciute in Italia di oltre il 51%, con un’incidenza di un reato ogni 393 abitanti. I danni economici per chi subisce questo tipo di reato possono essere rilevanti e a volte difendersi in giudizio può essere complicato e richiedere tempi lunghi”.