Dall’Aglio, iniziata l’autopsia per capire cause del decesso

Tre medici avranno a disposizione 120 giorni

AGO 10, 2017 -

Bologna, 10 ago. (askanews) – Tre medici, al lavoro dalle 12,30 di giovedì presso la Medicina legale del Policlinico di Modena, avranno tempo 120 giorni per capire perché Mattia Dall’Aglio, il nuotatore reggiano di 24 anni, è morto domenica scorsa mentre era all’interno della piscina della caserma dei vigili del fuoco di Modena. Una tragedia per cui sono indagate al momento due persone, un tecnico e un rappresentante dell’associazione “Amici del nuoto” che ha in gestione la stanza attigua alla piscina, all’interno della quale gli atleti svolgono attività di riscaldamento e preparazione prima dell’allenamento in vasca.

I tre medici, nominati dalla procura, dai familiari e dalla difesa degli indagati, eseguono l’autopsia chiesta per escludere che vi siano state cause precedenti non viste dai medici e capire se Mattia poteva essere salvato al momento del malore. L’atleta, infatti, era da solo domenica quando nel tardo pomeriggio è stato trovato all’interno della stanza da un vigile del fuoco che aveva notato la porta aperta.

Intanto prosegue l’attività l’attività della magistratura che sta vagliando, tra l’altro, il materiale video registrato dal sistema di sorveglianza di fronte alla stanza adibita a palestra dove è stato ritrovato Dall’Aglio.