Decaro (Anci): immigrazione, Italia faccia proposta choc a Ue

"Se non aprite ai migranti non vi diamo più soldi"

LUG 17, 2017 -

Roma, 17 lug. (askanews) – “Se già 200mila persone si possono distribuire sul territorio italiano senza che questo crei disagi eccessivi, figuriamoci distribundoli in Europa. Non se ne accorgerebbe nessuno. L’Italia deve costringere la Ue ad aiutarci e lo si può fare con i soldi”. Ne è convinto Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci: “Il nostro Governo – afferma in una intervista al Messaggero – facesse una proposta choc: se non aprite ai migranti non vi diamo più soldi. Li diamo ai sindaci che devono reggere l’impatto dell’accoglienza e anche ai tanti cittadini italiani che soffrono perché non hanno lavoro e non sanno come mangiare. Noi diamo 19 miliardi all’Europa e ne riabbiamo indietro 13. Abbiamo i debiti? Provocatoriamoente dico: ci cacciassero”.

“Noi sindaci – spiega Decaro – ci siamo impegnati ad aderire al sistema Sprar dopo la vicenda eclatante di Cona, nel Veneto, dove ci sono 1400 migranti su una popolazione di 3000 persone. e’ normale che in casi così vengano fatte le barricate. Gliene spetterebbero nove. In opiù a Bagnoli, un comune che è a cinque chilimetri da lì, ne hanno mandati 900 su 3500 abitanti”. A Messina “è stata fatta una gara, una coop ha messo a disposizione quell’albergo e ci hanno portato 50 persone. Ho sentito il sindaco di Castell’Umberto, mi ha detto: ‘Io non sono razzista, nel mio comune si sono sposati diversi migranti, ho fatto anche il tirocinio formativo. Il problema è che mi ero messo d’accordo con il prefetto e me ne toccavano nove, visto che sto facendo il sistema Sprar. Allora non me ne puoi portare 50, avvertimi la sera prima’. Ecco, questo è successo, non sono stati rispettati gli accordi”. Il presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani sottolinea che “ci sono 5500 comuni che non hanno migranti. Quando si fanno le gare andrebbero rivolte soprattutto a loro. Bisognerebbe coinvolgere tutti quelli che non fanno accoglienza. In Italia ci sono 60 milioni di cittadini, meno di duecentomila migranti non sono niente, soprattutto se si pensa che nel 2016 sono morte 134mila persone. Vanno praticamente a coprire quel numero”.