Prefetto Messina convoca sindaci dei Nebrodi sul caso migranti

Il sottosegretario Faraone: me lo aveva preannunciato al telefono

LUG 16, 2017 -

Roma, 16 lug. (askanews) – Il Prefetto di Messina Francesca Ferrandino ha convocato per giovedì 20 luglio i sindaci dei monti Nebrodi, nel Messinese, al centro del dibattito sull’accoglienza dei migranti, che oggi riuniti in assemblea avevano invocato il confronto per discutere dello spostamento di 50 migranti da una struttura ex alberghiera tra Castell’Umberto e Sinagra e per chiedere un coinvolgimento degli enti locali nelle operazioni di accoglienza, con un piano “serio e ragionevole”. I sindaci avevano deciso di presidiare l’ex albergo fino a un incontro con il Prefetto. La notizia della convocazione è stata data dal Sottosegretario alla Salute Davide Faraone, dopo un colloquio telefonico proprio con il prefetto di Messina.

“Bene ha fatto – ha dichiarato Faraone – il Prefetto Francesca Ferrandino a convocare i 45 sindaci del Messinese al centro del dibattito sull’accoglienza dei migranti già giovedì prossimo 20 luglio, per affrontare insieme la questione immigrazione. Una convocazione che mi aveva annunciato al telefono nel pomeriggio lei stessa dopo avermi aggiornato sulla situazione”.

“Quella dell’accoglienza – ha aggiunto il sottosegretario alla Salute – è materia estremamente complessa e delicata che va affrontata con una forte collaborazione a tutti i livelli istituzionali. Deve esserci reciprocità fra istituzioni centrali e autonomie locali. Solo insieme possiamo dare risposte concrete al fenomeno dell’immigrazione ed alle preoccupazioni del territorio e dei suoi abitanti”.

“Proprio per questo – ha concluso faraone bisogna respingere con forza qualsiasi tentativo di strumentalizzazione politica che può essere fatta da taluni a fronte delle rivendicazioni delle comunità locali. La sinergia fra istituzioni, l’equilibrio fra accoglienza e ascolto delle giuste preoccupazioni e rivendicazioni del territorio sono le uniche vere risposte che possiamo e dobbiamo dare a tutti”.