Bossetti, parte civile sbotta: foto satellitare è tarocchissima

Pezzotta interrompe arringa difesa: farò esposto, superati limiti

LUG 10, 2017 -

Brescia, 10 lug. (askanews) – “Adesso basta. Quella barretta bianca è tarocchissima. Si vuol far passare che dovrebbe indicare l’altezza di una persona, invece è più larga della strada, che l’altro giorno ho misurato ed è di tre metri. Quindi questo è un falso, farò un esposto perché siamo oltre i limiti”. L’avvocato di parte civile Andrea Pezzotta ha sbottato così, interrompendo l’arringa del legale della difesa di Massimo Bossetti al processo d’Appello in corso a Brescia.

Al centro della contestazione una foto satellitare scattata il 24 gennaio 2011 che la difesa ha portato alla prima udienza per sostenere che sul luogo del ritrovamento di Yara Gambirasio non c’era in quella data il suo cadavere, che fu ritrovato poco più di un mese dopo, il 26 febbraio. Per individuare la “barretta bianca” e il presunto luogo del cadavere i legali della difesa hanno sovrapposto la foto satellitare con un’altra foto dell’area scattata all’indomani del ritrovamento dalla polizia scientifica. Da qui la contestazione dell’avvocato di parte civile.

Il presidente della Corte d’assise d’Appello Enrico Fischetti ha invitato la parte civile a non interrompere, invitandolo ad esporre le sue osservazioni durante le successive replice e ha ricordato che la foto satellitare prodotta dalla difesa è “sub iudice”, cioè la Corte deve decidere se acquisirla agli atti.