Lancia Delta Integrale, gli italiani la rivorrebbero in strada

Sondaggio Facile.it a panel di automobilisti. Segue la Topolino

LUG 6, 2017 -

Roma, 6 lug. (askanews) – Quale auto del passato vorreste nuovamente portare sulle strade italiane? È questa la domanda che Facile.it ha rivolto ad un panel di automobilisti che, senza troppi dubbi, hanno scelto la Lancia Delta Integrale.

L’auto, che fu creata nel 1988 come versione sportiva per i rally, complici i tanti successi ottenuti sugli sterrati di gara è entrata da subito nel cuore degli appassionati che, nonostante sia fuori produzione da quasi 25 anni, non l’hanno dimenticata.

Alle spalle della sportiva, una vecchia signora della storia automobilistica italiana: la Fiat Topolino che, con il 15,68% delle preferenze conquista la medaglia d’argento, ma rimane invece la preferita dalle donne che la indicano come prima scelta nel 29,73% dei casi.

Terzo posto per un’altra auto di casa Fiat, la Uno primo modello, quella prodotta fra il 1983 ed il 1995. L’auto, che in origine sarebbe dovuta andare sul mercato col marchio Lancia, dopo alcune vicissitudini entrò nell’offerta Fiat che la presentò al pubblico, come sostituta della 127, in una sede decisamente inusuale: Cape Canaveral. Ottimo augurio, però: da allora le vendite di questo modello sono realmente decollate e per molti anni è stata l’auto più venduta del mondo.

La Fiat 127, invece, condivide con l’Alfa Romeo Alfasud il gradino più alto della classifica per gli automobilisti over 60. Ciascuno dei due modelli raccoglie quasi il 25% delle preferenze di questo campione e stacca in maniera netta la Lancia Thema, terza nel cuore degli automobilisti coi capelli grigi, con poco più del 12%. Tornando a scorrere la classifica completa, al quarto posto, appena fuori dal podio, troviamo una delle automobili più longeve di sempre, la Citroën 2CV, prodotta ininterrottamente dal 1948 al 1990.

L’utilitaria francese raccoglie l’8,65% delle preferenze, ma anche lei fra il pubblico femminile pare avere particolare successo ed arriva addirittura seconda con il 12,16%.