Radicali ad Appendino: un patto sulle priorità di Torino

Ma attaccano la sindaca sulle spese elettorali: chi le ha pagate?

LUG 5, 2017 -

Torino, 5 lug. (askanews) – Dopo il Pd anche i radicali chiedono alla sindaca Appendino un patto per Torino: “Un accordo serio sulle priorità, sulle cose necessarie e strategiche, a partire dalla linea due della metropolitana”, dichiara Silvio Viale, che questa mattina assieme a Igor Boni, Alberto Ventini e Silvja Manzi ha tenuto nella sede dell’associazione Aglietta una conferenza stampa per denunciare “un anno di fallimenti a 5 stelle”. Nel mirino dei radicali praticamente tutta l’attività svolta dalla giunta Appendino, a partire dagli ultimi eventi di piazza San Carlo che hanno segnato la prima vera crisi dell’amministrazione pentastellata. E il primo rimpasto di giunta (il capogruppo M5s Alberto Unia al posto dell’assessore all’ambiente Stefania Giannuzzi) a dispetto delle norme di trasparenza e di chiamata pubblica annunciate in campagna elettorale. La successiva ordinanza antialcol “è stata ridicola – ha aggiunto Viale – vieta il vetro e non l’alcol: invito la giunta a ritirarla. Sarebbe bastato prendere il regolamento di polizia urbana redatto da Fassino ed estenderlo dalle 20 alle 23”. I radicali secondo cui “per i torinesi la sbornia per l’Appendino è superata”, denunciano la mancanza di un progetto per la città e provvedimenti contraddittori con la stessa storia politica dei 5 Stelle a Torino, a partire dagli oneri di urbanizzazione nell’area ex Westinghouse utilizzati per far quadrare il bilancio dopo essersi schierati contro il consumo di suolo, sostenendo il referendum voluto dai radicali.

(segue)