Università, Fedeli: da 2014 Italia è tornata ad investire

"Abbiamo invertito il trend e dobbiamo continuare"

GIU 29, 2017 -

Udine, 29 giu. (askanews) – “E’ vero che fino a quattro anni fa sono state tagliate tutte le risorse del sistema istruzione e ricerca in Italia, invece dal 2014 si e’ re-iniziato necessariamente a investire”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli, a margine della cerimonia iniziale del G7 Università, in corso di svolgimento a Udine. “Non e’ ancora il massimo perché restiamo con differenziali molto seri di investimento rispetto ad altri Paesi europei, ma abbiamo invertito il trend e dovremo continuare – ha proseguito Fedeli. Continuo a essere convinta che noi dobbiamo porre questo come priorità anche in Europa, perché gli investimenti in formazione e istruzione e ricerca devono essere fuori dal patto di stabilita’”. Secondo il ministro, “se vogliamo davvero realizzare quella che era l’Agenda 2020 dell’Europa, o come preferisco, l’Agenda 2030 dell’Onu, bisogna investire per costruire davvero, e nei tempi piu’ rapidi possibili, una società e un’economia della conoscenza. Senza questa qualita’ della formazione e dell’accesso alla formazione per tutti, non e’ possibile – ha continuato il ministro -. Questa deve essere la consapevolezza per chi vuol parlare di crescita effettiva e duratura di un Paese. Il governo italiano si e’ già mosso, Padoan queste cose le dice da tempo – ha concluso Fedeli – il segnale di inversione di tendenza con investimenti economici noi abbiamo iniziato a farlo”.