Banche venete, Zaia: non penso caso infici battaglia autonomia

"Se fossimo stati autonomi avremmo gestito vicenda"

GIU 27, 2017 -

Venezia, 27 giu. (askanews) – Per il presidente del Veneto, Luca Zaia la vicenda delle banche venete non avrà ripercussioni negative sul referendum per l’autonomia regionale che si svolgerà il prossimo ottobre. “Non penso inficerà la battaglia sull’autonomia”, ha spiegato il governatore nel corso del punto stampa a Venezia. “Se noi fossimo stati autonomi – ha avvertito – avremmo gestito queste banche in autonomia”.

Tornando alla Popolari venete, Zaia ha ricordato che “nel febbraio 2015 scrissi a Renzi, Padoan, Visco e Draghi per porre all’attenzione la vicenda degli istituti di credito. Il tempismo sarebbe stato fondamentale. Ho apprezzato chi ha lavorato per il tentativo di fusione. Con l’operazione del Governo, Intesa diventa sul territorio egemonica e ha una grande responsabilità”. Tuttavia, il presidente del Veneto ha lanciato un grido d’allarme per i piccoli azionisti. “Penso che la partita non sia chiusa ma che ci sia spazio per pensare ai risparmiatori che vengono chiamati azionisti. A coloro che hanno perso tutto, c’è un aspetto sociale che non è irrilevante e al quale bisogno pensare”, ha concluso.