Roma, dal cantiere della metro “risorge” una mini Pompei

Con mosaici, affreschi e parti di arredi del III sec. d.C.

GIU 26, 2017 -

Roma, 26 giu. (askanews) – A Roma eccezionale scoperta archeologica nei cantieri di scavo per la realizzazione della linea C della metropolitana, che svela un nuovo scenario inedito per la Capitale: si tratta di due ambienti della media età imperiale che, a causa di un incendio, contengono ancora ampie e ben conservate parti del solaio ligneo e del mobilio.

Il ritrovamento è avvenuto grazie alla realizzazione del Pozzo Q15, tra via della Ferratella e via dell’Amba Aradam, un’opera per mettere in sicurezza le vicine Mura Aureliane. Le paratie perimetrali in pali di cemento e l’ampiezza del pozzo – 8 metri di diametro e 14 metri in profondità, di cui 10 già scavati – hanno permesso un’indagine a quote altrimenti inaccessibili per un normale scavo archeologico.

I materiali rinvenuti mostrano le particolari tecniche di costruzione degli edifici romani e di fabbricazione del mobilio nella media età imperiale. Il materiale organico si conserva infatti solo in eccezionali condizioni ambientali/climatiche o a seguito di eventi speciali, come accaduto ad esempio a Ercolano e a Pompei, dove infatti ritroviamo i confronti più stringenti.

L’eccezionalità dell’indagine archeologica nel pozzo risiede nel ritrovamento di un solaio crollato a seguito di un incendio divampato nel corso della prima metà del III secolo d.C.

Il rinvenimento in questa sede di parti lignee, benché carbonizzate, così leggibili e consistenti è un unicum per Roma e in generale di estrema rarità per epoche così antiche.

Sav