Fedez: Franceschini e Siae vogliono monopolio anche su opinioni

"Sono sempre più convinto che il conflitto d'interessi ci sia"

GIU 24, 2017 -

Milano, 24 giu. (askanews) – “Dalle minacce del ministro mi sembra che non solo non ci sia spazio per la concorrenza ma neppure per il dissenso. Quanto alla Siae, querelare un artista che l’ha lasciata e che si oppone al suo monopolio, affermando di ‘voler agire con la massima durezza consentita dall’ordinamento giuridico’, è un contegno dal sapore pericolosamente persecutorio che suona a tutti gli effetti come una sgradevole ritorsione. Ma c’è di più: se Siae mi querela perché avrei calunniato Franceschini e sua moglie, non sarà mica che un qualche legame ci sia davvero? Spero solo che non scelgano anche lo stesso avvocato per querelarmi”. E’ quanto ha affermato, tra l’altro, il cantante Fedez in un video pubblicato oggi sulla sua pagina Facebook.

Il rapper si dice impegnato in “una battaglia contro il monopolio di Siae, perché migliaia e migliaia di artisti trarrebbero giovamento da un regime di libero mercato”, battaglia in cui nei giorni scorsi è finito suo malgrado il ministro dei Beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, per un presunto “conflitto di interessi”: secondo il cantante, infatti, “sua moglie gestisce il patrimonio immobiliare di Siae”. Su questo punto il 27enne oggi ha spiegato “mi sbagliavo, o meglio, mi sono espresso impropriamente” e per “essere più chiaro e più corretto nella scelta dei termini” ha affermato di aver riportato “quanto letto sui quotidiani: Michela Di Biase, moglie del ministro Franceschini, e capogruppo Pd al Comune di Roma, è stata assunta nel 2016 dalla Fondazione Sorgente Group, uno dei principali gruppi immobiliari italiani, che gestisce fra gli altri, l’intero patrimonio immobiliare di Siae, da quest’ultima posseduto tramite i fondi immobiliari Aida e Norma”.

Fedez ha quindi nuovamente attaccato il ministro “un tempo contrario al monopolio Siae, ha poi cambiato repentinamente idea, al punto che il suo ministero, in barba alle raccomandazioni dell’Europa, ha fatto di tutto per permettere a Siae di mantenere il monopolio in Italia”, concludendo che “alla luce di quanto sopra, sono sempre più convinto che il conflitto d’interessi ci sia”. “Non lo sostengo soltanto io, lo dicono anche diverse inchieste giornalistiche, per le quali non mi risulta siano partite querele” ha proseguito il rapper, concludendo che “fra l’altro il ruolo del ministro è di preminente sorveglianza sui beni, pertanto dovrà anche vigilare sui beni di Siae gestiti da Sorgente Group, società presso cui lavora la moglie”.