Tumore rene: ogni anno in Italia oltre 6mila diagnosi “per caso”

Prima Giornata mondiale per promuovere ricerca e prevenzione

GIU 22, 2017 -

Roma, 22 giu. (askanews) – Ogni anno in Italia quasi 6.840 persone scoprono ‘per caso’ di avere il tumore del rene: il 60% delle nuove diagnosi avviene infatti grazie a controlli eseguiti per altri motivi. Se la malattia è individuata in fase iniziale le possibilità di guarigione superano il 50%, ma ancora troppi cittadini ignorano i principali fattori di rischio come fumo di sigaretta, obesità e ipertensione. Proprio per migliorare il livello di consapevolezza su una patologia ancora poco conosciuta si celebra oggi la prima Giornata Mondiale contro il tumore del rene, promossa dall’International Kidney Cancer Coalition (IKCC), rete internazionale e indipendente di associazioni di pazienti provenienti da tutto il mondo (ne rappresenta circa 30 in oltre 20 Paesi).

“Il fumo di sigaretta aumenta del 54% le probabilità di sviluppare la malattia fra gli uomini e del 22% fra le donne – hanno spiegato Giuseppe Procopio, membro del Direttivo nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e responsabile dell’Oncologia Medica genitourinaria della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e Camillo Porta dell’Oncologia Medica della Fondazione IRCCS Policlinico ‘San Matteo’ di Pavia -. Un ruolo particolare è attribuito al sovrappeso, a cui va ricondotto il 25% delle diagnosi. Un dato preoccupante se consideriamo che il 45% degli italiani over 18 è in eccesso di peso. È stato stimato un incremento del rischio pari al 24% negli uomini e al 34% nelle donne per ogni aumento di 5 punti dell’indice di massa corporea. Anche l’ipertensione arteriosa è un fattore di rischio ed è associata a un incremento del 60% delle probabilità rispetto ai normotesi. Per questo è importante trasmettere ai cittadini i messaggi della prevenzione. Inoltre l’impiego sempre più diffuso della diagnostica per immagini consente di individuare la malattia in pazienti monitorati per altre cause. Sono le cosiddette diagnosi ‘casuali’, estremamente importanti perché spesso mostrano la malattia in fase iniziale”. Nel 2016 in Italia sono stati registrati 11.400 nuovi casi, in tutto il mondo ogni anno se ne stimano circa 338mila (925 ogni giorno, uno ogni 90 secondi). Nonostante si preveda un aumento delle diagnosi entro il 2020 (+22%) ancora oggi le cause di questa malattia restano in gran parte sconosciute.