Sei giovani chef sardi alla conquista dell’America

Seconda fase di "Taste to taste, giovani chef per made in Italy"

GIU 22, 2017 -

Roma, 22 giu. (askanews) – Sei giovani aspiranti chef sardi alla conquista dell’America, portando il meglio del made in Italy agroalimentare: è la seconda fase del progetto “Taste to taste, giovani chef per il made in Italy”, ideato e promosso dall’Aspal (Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro) e cofinanziato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, nel quadro del bando “Scambi Giovanili 2016”. Il progetto entra nel vivo dopo la prima fase di selezione e formazione affidata dall’Aspal all’Accademia di Casa Puddu dello chef stellato Roberto Petza, che ha concluso il percorso residenziale in cucina con i giovani, tutti tra i 18 e i 35 anni, e li ha preparati per la loro esperienza negli Stati Uniti.

Da domani e per una settimana, i giovani aspiranti chef sardi saranno a New York dove incontreranno una squadra di junior chef americani, formati per il progetto dall’International Culinary Education, la più grande realtà formativa d’America del settore, e dall’Aicny Associazione Italiana Chef di New York, partner dell’Aspal. Insieme parteciperanno a eventi internazionali di promozione della cucina e dei prodotti italiani, visite studio presso centri di formazione di eccellenza, incontri informativi con i rappresentanti di istituzioni italiane all’estero e potranno sperimentare direttamente il lavoro nei ristoranti italiani dell’associazione italiana chef di New York.

“Il progetto si inserisce in uno dei settori portanti della nostra economia, il turismo di alta fascia e l’enogastronomia, e contribuisce a diffondere – sottolinea il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi – la cultura del cibo made in Italy e la conoscenza dei prodotti sardi nel mondo. Per l’Agenzia è un’importante occasione di scambio con istituti di altissimo livello del food internazionale, e apre nuove partnership che si aggiungono a quelle già da tempo in corso con Paesi come Spagna, Francia. Tutto questo nell’ottica di un incremento sempre maggiore delle attività internazionali dell’ASPAL, che sempre più si muove in un contesto globale e in un mercato del lavoro che non può restare chiuso nei confini nazionali”.

“Ho trovato sei giovani cuochi molto motivati che venivano da esperienze estremamente diverse tra loro – spiega lo chef Roberto Petza alla vigilia della partenza per New York – abbiamo lavorato principalmente sulle tecniche di cucina per dare la possibilità agli allievi di acquisire la padronanza su alcune lavorazioni che proporremo durante gli eventi della settimana a New York. La partecipazione di tutti è stata molto interessata e collaborativa e alla fine del percorso formativo, posso dire, che si è creato un gruppo di lavoro di grande qualità che sarà in grado di valorizzare la nostra cucina e i nostri prodotti nel confronto con gli omologhi americani”.