Roma, 22 giu. (askanews) – “La paura per i ballottaggi amministrativi e l’ormai imminente scadenza elettorale per le regionali costringono Nicola Zingaretti, dopo quattro anni, a rispolverare il dossier cultura”. Così il capogruppo regionale del Gruppo Misto al consiglio regionale del Lazio, Pietro Sbardella, commentando il gli eventi culturali del Lazio presentati oggi a Roma. “In una legislatura in cui gli investimenti e i bandi per la cultura hanno raggiunto il minimo storico, ed in cui all’assessore Ravera non gli si lasciano gestire nemmeno più quei pochi soldi rimasti nel suo bilancio, Zingaretti fa il colpo di teatro con la solita conferenza stampa. Fatti gli salvi gli appuntamenti nelle zone colpite dal terremoto, è curioso leggere l’annuncio di grandi eventi culturali quasi tutti in comuni a guida Pd e, udite udite, tre addirittura in comuni in cui il partito del Presidente si gioca tutto in faticosi ballottaggi. Per non parlare – continua Sbardella – dei contributi a pioggia per l’estate laziale che, tanto per cambiare, saranno gestiti dall’assessore al Bilancio e non dalla Ravera. E il richiamo di Zingaretti all’ideatore dell’Estate Romana riesce a far rimpiangere anche a me, nel paragone con l’inadeguatezza delle politiche culturali dell’era Zingaretti, la figura di Renato Nicolini” conclude.