Autografi e libri rari, per Aste Bolaffi realizzo da 762mila euro

Top lot l'atlante "Civitates Orbis Terrarum" di Braun e Hogenberg

GIU 22, 2017 -

Milano, 22 giu. (askanews) – È il celebre atlante “Civitates Orbis Terrarum” di Georg Braun e Frans Hogenberg, stampato tra il 1572 e il 1617, il top lot della vendita di “Libri rari e autografi” firmata Aste Bolaffi, che si è tenuta oggi a Milano, al Grand Hotel et de Milan. Aggiudicata per 93.750 euro, l’opera con vedute delle 543 città più importanti all’epoca, è stata acquistata al telefono dagli Stati Uniti (lotto 501). L’asta si è chiusa con un realizzo complessivo di 762mila euro, diritti inclusi. Secondo e terzo top lot i due esemplari del “De re militari” di Roberto Valturio, considerato il primo libro di tecnologia moderna: la prima edizione volgare a cura di Paolo Ramusio e la seconda edizione latina – entrambe datate 1483 – sono state acquistate, rispettivamente, a 62.500 euro (lotto 640) e 37.500 (lotto 639).

Gli altri migliori risultati della sezione dei “libri rari” sono stati quelli della seconda edizione del “Viaggio alla luna” di Filippo Morghen, tra i più rari e ricercati viaggi d’immaginazione e capolavoro di incisione e invenzione della seconda metà del Settecento, ceduto a 25mila euro (lotto 580, “Raccolta delle cose più notabili vedute da Giovanni Wilkins erudito vescovo inglese nel suo famoso viaggio dalla terra alla luna, con i disegni di animali, e machine a noi ignote e dal medesimo descritte nella sua celebre Istoria”) e dell’insieme di 13 litografie con illustrazioni lunari fantastiche e bizzarre stampate a Napoli alla metà dell’Ottocento (lotto 581, acquistato a 23.750 euro partendo da una base di 5mila). Ottimo realizzo per la più grande collezione privata di edizioni bodoniane: la raccolta del marchese Lorenzo Solari dedicata al “principe degli stampatori” (lotti 1-271) ha realizzato complessivamente 176 mila euro con circa l’80% dei lotti venduti. Molto conteso il “Manuale tipografico” di provenienza inglese con 285 caratteri romani, greci ed esotici disegnati e fusi in oltre 40 anni di attività, aggiudicato per 21.250 euro (lotto 34).

Nel capitolo degli autografi, le migliori performance sono state messe a segno da tre lotti dannunziani: un gruppo di sei lettere indirizzate a Giuseppina Mancini (lotto 707, 7.500 euro), una lunga missiva di sei pagine del periodo dell’impresa fiumana (lotto 715, 6mila euro) e un autografo di 21 pagine intitolato “La Coppa del Benaco” nel quale il Vate saluta una gara di idrovolanti tenutasi a Gardone Riviera (lotto 702, 5.250 euro).

Non hanno trovato un acquirente durante l’asta, invece, i due lotti più importanti della sezione: il carteggio inedito di Gabriele D’Annunzio con Giovanni Rizzo (lotto 708) e il Dattiloscritto originale del “Diario Farinacci” (lotto 720).

Cristiano Collari, esperto del dipartimento Libri e autografi di Aste Bolaffi: “Prima dell’asta il Ministero dei Beni culturali ha comunicato di aver avviato il procedimento di dichiarazione di interesse culturale impedendo agli stranieri di partecipare alla vendita e allontanando al contempo i collezionisti privati che vedono nella notifica un istituto di impaccio e di ostacolo. Ci saremmo augurati un intervento da parte delle istituzioni per acquisire materiale da loro stesse ritenuto ‘di importanza culturale nazionale’ come succede in tutti gli altri paesi europei’. Un’altra occasione mancata”.