I versi ambientalisti di Giorgio Caproni all’esame di maturità

Poi il miracolo economico, la natura tra minaccia e idillio

GIU 21, 2017 -

Roma, 21 giu. (askanews) – Una breve poesia di Giorgio Caproni, Versicoli quasi ecologici, è la traccia sull’analisi del testo che ha forse sorpreso maggiormente gli studenti alla prima prova dell’esame di maturità 2017. Giorgio Caproni è nato a Livorno il 7 gennaio 1912 ed è morto a Roma il 22 gennaio 1990. Questa la poesia da analizzare: “Non uccidete il mare, la libellula, il vento. Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino. Il galagone, il pino: anche di questo è fatto l’uomo. E chi per profitto vile fulmina un pesce, un fiume, non fatelo cavaliere del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba”.

Per la traccia di ambito artistico-letterario la tematica è stata “La natura tra minaccia e idillio nell’arte e nella letteratura”, con a supporto dipinti di Turner, Giuseppe Pellizza di Volpedo e poesie di Pascoli e Montale.

Il saggio socio-economico mette al centro il rapporto tra “Nuove tecnologie e lavoro” , con a supporto un articolo di Enrico Marro del Sole 24 Ore dal titolo “Allarme Onu: i robot sostituiranno il 66% del lavoro umano”.

La traccia dell’ambito tecnico-scientifico verte su “Robotica e futuro tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro”.

Per la traccia del tema storico, la prova verte su “Il miracolo economico dei decenni 50 e 60” con un brano di Piero Bevilacqua ed un brano di Paul Ginsborg da “Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi – Società e politica”.

La traccia di ordine generale ha per oggetto il tema del progresso e sono state proposte a ragazze e ragazzi delle Linee orientative per sviluppare il loro testo.

Da stamattina, con la prova di italiano per la Maturità 2017, sono oltre 500.000 le candidate e i candidati alle prese con l’esame partito alle 8.30 con la comunicazione alle scuole del codice di accesso al plico telematico delle prove.

Red/Apa/Int9