EcoForum Rifiuti, italiani sempre più attenti a tema ambiente

Ricerca Lorien Consulting su sensibilità ambientale

GIU 21, 2017 -

Roma, 21 giu. (askanews) – Resta alta l’attenzione e la preoccupazione degli italiani nei confronti dei temi ambientali a partire dall’inquinamento atmosferico, la gestione inefficiente dei rifiuti e i cambiamenti climatici. In particolare i cittadini sono informati sugli Accordi sul clima di Parigi e sugli sviluppi di queste ultime settimane, segnate dai due deludenti G7 di Taormina e Bologna e dallo strappo definitivo degli Usa di Donald Trump. E su quale sia l’economia del futuro, i cittadini non hanno dubbi: conoscono e credono nella grande sfida legata all’economia circolare, per l’88% degli italiani rappresenta un vantaggio importante per il Paese, in termini di risparmio di risorse ed energia. È quanto emerge in sintesi dai dati raccolti da Lorien Consulting – che ha presentato oggi la ricerca sul sentiment degli italiani in occasione della quarta edizione dell’EcoForum Rifiuti organizzato a Roma da Legambiente, La Nuova Ecologia e Kyoto Club, con la partnership del CONOU, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati.

“Negli ultimi anni – dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente – è cresciuta l’attenzione dei cittadini ai temi ambientali, e nel nostro Paese sono stati compiuti importanti passi avanti. L’Italia è stato il primo paese in Europa a mettere al bando i sacchetti di plastica, ha finalmente una avanzata legge sugli ecoreati e in questi ultimi anni sta dimostrando di essere la culla della nascente economia circolare europea al centro dell’importante pacchetto votato dall’Europarlamento. Sulla scia di questi successi, la Penisola deve però lavorare per superare quegli ostacoli non tecnologici che frenano l’economia circolare e chiudere con l’emergenza rifiuti, da quella sulle discariche non bonificate a quelle della Sicilia e di Roma. Purtroppo non vediamo ancora segnali univoci in questa direzione da parte delle istituzioni nazionali e locali. I risultati della ricerca Lorien Consulting, presentata oggi, confermano come questo pensiero sia condiviso dalla stragrande maggioranza degli italiani preoccupati ancora per la gestione dei rifiuti così come per il futuro incerto degli Accordi sul clima di Parigi. Clima e gestione sostenibile dei rifiuti devono essere due dei temi portanti dell’azione di governo nei prossimi anni nel nostro Paese”.

“Analizzando le tendenze degli italiani – afferma Antonio Valente Amministratore Delegato Lorien Consulting – emerge come l’Italia sia un Paese sempre più attento e partecipante alle tematiche ambientali. Lo si può notare anche a livello contingente: il 44% conosce bene la Conferenza e l’Accordo di Parigi e il 77% ne ricorda la recente uscita da parte degli Stati Uniti. Non solo, vi è anche un’importante sensibilità sia nei confronti dell’economia circolare, ritenuta molto vantaggiosa dal 35% degli intervistati, sia nei confronti del tema rifiuti su cui il 62% afferma di ritenersi ben informato. Si riconfermano infine la centralità e l’impegno individuale, ma si chiede una forte partecipazione da parte delle istituzioni, locali e nazionali”.

Da quanto emerge dalla ricerca, per gli Italiani le principali minacce ambientali sono legate all’inquinamento atmosferico (39%), a quello industriale, delle acque e dei terreni (33%), alla gestione inefficiente dei rifiuti (32%). Il tema dei rifiuti preoccupa molto i cittadini, il 62% si informa il più possibile su come fare in maniera corretta la raccolta differenziata per il riciclo, il 26% su come risparmiare nei consumi domestici, il 25% sull’acquisto di prodotti alimentari con etichette e tracciabilità ambientale e il 21% si informa su come acquistare prodotti con limitato uso di imballaggi. Sul fronte della modalità di raccolta differenziata, ad oggi la situazione in Italia è equamente suddivisa tra: raccolta porta a porta (46%), raccolta stradale (41%) e mista (14%). In questo quadro, emerge anche una forte consapevolezza del ruolo della cittadinanza attiva e dell’impegno in prima persona per un cambiamento e una crescita sostenibile del territorio: gli italiani ritengono che i principali responsabili della salvaguardia dell’ambiente siano i cittadini (72%), ma anche le istituzioni (78%) devono fare la loro parte.

E su quale sia l’economia del futuro, gli italiani hanno le idee chiare. L’Italia deve incentivare questo nuovo modello di sviluppo economico dove i nuovi prodotti sono frutto di una ecoprogettazione e si realizzano attraverso materiali riciclati. Per il 37% dei cittadini, il rifiuto differenziato va trattato attraverso processi industriali per riciclarlo e produrre nuovi manufatti; per il 25% modificarlo e riutilizzarlo senza intraprendere nuovi processi industriali. Infine uno sguardo agli Accordi sul clima di Parigi e ai cambiamenti climatici, tema di grande attualità e particolarmente seguito dai cittadini. L’Incendio scoppiato in Portogallo che ha causato oltre 60 morti, l’emergenza siccità che sta colpendo diverse regioni della Penisola, l’aumento dei fenomeni meteorologici estremi, ma anche lo scioglimento dei ghiacciai in alta quota, solo per citarne alcuni, dimostrano che il clima sta già cambiando e che è urgente un impegno comune e serrato da parte di tutti i Paesi nel pieno rispetto degli Accordi sul clima di Parigi. Accordi ben conosciuti dagli italiani che hanno seguito anche tutti gli sviluppi, il 77% è a conoscenza dell’uscita degli Stati Uniti dagli Accordi, e il 60% dichiara che questa scelta comporterà impatti negativi.