Cyber security, Campora (Leonardo): serve nuovo approccio

"Contesto attuale iperconnesso e interdipendente"

GIU 16, 2017 -

Roma, 16 giu. (askanews) – “In un’economia sempre più digitalizzata, in cui sempre più le aziende e organizzazioni per competere e sopravvivere devono aprirsi a un continuo e veloce scambio di comunicazioni con l’esterno, aumentano esponenzialmente anche le loro vulnerabilità”.

È quanto ha detto Andrea Campora, senior vice president, Cyber security and ICT Solutions LOB di Leonardo, intervenendo ieri alla Camera alla conferenza ‘Il pericolo corre in rete. La nuova frontiera della minaccia cibernetica’.

“Presupposto per proteggere l’economia dal cyber crime”, ha aggiunto, “è comprendere che il il crimine cibernetico è a sua volta un’economia, certo illegale, ma oggi floridissisma, che rende e paga. Se negli ultimi anni si è assistito ad una crescita impressionante nel numero di incidenti relativi alla sicurezza informatica che comprendono varianti fortemente eterogenee – che vanno dal furto di dati o di identità, allo spionaggio, dalle truffe finanziarie alla cyber warfare – è evidente che ci si è concentrati solo sui benefici della digitalizzazione, senza preoccuparsi di difendere adeguatamente gli asset e i processi dalle vulnerabilità cui ci si stava esponendo”.

Per Campora, “allo stesso tempo le strategie, gli approcci metodologie e strumenti di protezione vanno resi molto più flessibili, funzionali al vero obiettivo: garantire il business e i processi ad esso legati, anzi abilitarlo. Nel contesto attuale iperconnesso e interdipendente, i tradizionali approcci alla sicurezza sono inadeguati per allineare le misure di sicurezza alle esigenze di business o operative con sufficiente velocità da minimizzare l’impatto delle minacce: business/operational continuity, gestione dei dati personali, proprietà intellettuale o reputazione aziendale”.

Da qui, ha sottolineato ancora, “la necessità di un nuovo approccio alla cyber security, per rivedere i modelli attuali, in modo tale che questi non rappresentino un elemento di rigidità o un ostacolo nei business innovativi basati su una maggiore apertura dell’organizzazione verso l’esterno o anche nel massimizzare le prestazioni operative”.

(Fonte: Cyber Affairs)