Garante infanzia: nel 2016 arrivati 25.846 minori non accompagnati

Più 45,7%. Alto rischio sfruttamento. Servono anche tutele legali

GIU 13, 2017 -

Roma, 13 giu. (askanews) – Sono 25.846 i minorenni arrivati in Italia da soli nel corso del 2016, dopo viaggi pieni di insidie e di pericoli, fuggiti da guerre e povertà, senza adulti di riferimento e in condizione di particolare vulnerabilità e fragilità. Un aumento vertiginoso, del 45,7%, rispetto all’anno precedente. È quanto evidenzia la Relazione annuale 2016 dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, presentata oggi a Montecitorio.

L’assenza di una rete parentale – rileva la Relazione – espone questa tipologia di minorenni, oltre al rischio di marginalità sociale, ad un alto rischio di sfruttamento. Per questo è necessario garantire loro non solo l’accoglienza ma anche una effettiva tutela legale, linguistica e culturale, con una adeguata assistenza psicologica ed un percorso che consenta di rielaborare l’esperienza vissuta.

L’esigenza di strutturare il sistema italiano di accoglienza e di tutela di questi bambini e ragazzi si è imposta con assoluta priorità e si è tradotta nell’approvazione della legge n. 47/2017 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”. Un segnale di avanzamento sul fronte dei diritti che adesso è necessario tradurre in termini concreti.

“Il tutore è una figura importante – ha spiegato l’Autorità garante Filomena Albano – che si pone l’obiettivo di incarnare una nuova idea di tutela legale: non solo rappresentanza giuridica ma figura attenta alla relazione con i bambini e i ragazzi che vivono nel nostro Paese senza adulti di riferimento, capace di farsi carico dei loro problemi ma anche di farsi interprete dei loro bisogni. Privati cittadini, adeguatamente selezionati e formati e guidati dalla volontà di vivere una nuova forma di genitorialità sociale e di cittadinanza attiva. Un nuovo ruolo per l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e per i garanti regionali e delle province autonome, che avranno cura di selezionare e formare i tutori inseriti in elenchi istituiti presso il Tribunale per i minorenni”.

La legge 47/2017 prevede: permanenza di massimo 30 giorni nei centri di prima accoglienza; identificazione del minore – in un termine massimo di 10 giorni – e accertamento multidisciplinare dell’età; selezione e formazione dei tutori volontari; rilascio di 2 tipologie di permesso di soggiorno: per minore età, nel caso di straniero non accompagnato, o per motivi familiari e valido fino alla maggiore età; misure specifiche per favorire l’adempimento dell’obbligo scolastico e formativo; disposizioni per favorire l’affido familiare come forma di accoglienza prioritaria rispetto all’ospitalità in una struttura.