Corona condannato solo per reato tributario, cadute due accuse

Accolta la tesi della difesa: soldi in nero ma non illeciti

GIU 12, 2017 -

Milano, 12 giu. (askanews) – Condannato per un reato tributario relativo al mancato pagamento di una cartella esattoriale da 123 mila euro ricevuta a inizio 2016 dalla sua società “La Fenice”. Ma assolto “perchè il fatto non sussiste” dall’accusa più grave di intestazione fittizia di beni che a ottobre scorso lo aveva portato ancora una volta in carcere per quei 2,6 milioni di euro nascosti tra il controsoffitto dell’appartamento della sua storica collaboratrice Francesca Persi e una banca di Innsbruk, in Austria. Fabrizio Corona può tirare un sospiro di sollievo.

Le motivazioni della sentenza arriveranno come da prassi tra 90 giorni. Ma dalla lettura del dispositivo è comunque possibile affermare come i giudici della prima sezione penale di Milano abbiano in sostanza accolto la ricostruzione dei suoi difensori, gli avvocati Ivano Chiesa e Luca Sirotti. E su questa base ritenuto Corona colpevole soltanto di un illecito tributario che comunque non ha nulla a che vedere con il “tesoretto” che l’ex fotografo avrebbe occultato. La difesa ha giustificato i circa 1,7 milioni di euro ritrovati nel controsoffitto di casa Persi come il frutto di guadagni in nero realizzati tra il 2008 e il 2012. Con Francesca Persi che si sarebbe limitata a custodire passivamente il contante di Corona, senza beneficiare di nessuna titolarità giuridica su quel denaro. Mentre gli altri 860 mila euro depositati in due cassette di sicurezza a Innsbruk, in Austria, corrisponderebbero al “nero” fatto da Corona tra ottobre 2015 e ottobre 2016. Nessun legame con la criminalità organizzata, dunque, e nessuna provenienza illecita per quei soldi peraltro non riconducibili direttamente all’ex fotografo, ma alla sua società Atena, e ancora dichiarabili al fisco al momento del suo arresto.

Assoluzione piena anche dalla terza imputazione, quella di violazione delle norme patrimoniali relative alla misure di prevenzione. Risultato: condanna a 1 anno, contro i 5 chiesti per lui dalla pubblica accusa. Ma ora Corona rischia di finire ancora sotto indagini per illeciti tributari: i giudici hanno inviato gli atti del processo in procura per valutare eventuali profili di dichiarazione infedele dei redditi e appropriazione indebita.