Periferie, Decaro (Anci): rendere stabile fondo per le città

Ecco come i sindaco impiegano i due miliardi di euro

GIU 7, 2017 -

Roma, 7 giu. (askanews) – Oltre due miliardi di euro di fondi pubblici, che sviluppano un investimento complessivo di quasi 4 miliardi, per realizzare 120 progetti che si fondano su oltre duemila interventi, nei più diversi ambiti, intercettando molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile dati dall’Onu con l’agenda 2030: dal recupero delle aree dismesse alla realizzazione di interventi per la mobilità sostenibile, dall’edilizia scolastica alla videosorveglianza, dalle misure di inclusione sociale e innovazione tecnologica a quelle per il rilancio dei mercati rionali. Azioni materiali e immateriali. Riqualificazione fisica e riqualificazione sociale.

Sono i numeri del bando periferie, il programma straordinario di interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane (13 su 14 quelle che hanno partecipato) e dei Comuni capoluoghi di provincia, promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri in collaborazione con l’Anci. Il bando e la sua applicazione sono stati oggetto di un convegno “Rigenerare le periferie: innovare le città. Dal bando alla strategia” che si è svolto a Bergamo ed è stato chiuso dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi e dal presidente dell’associazione dei Comuni e sindaco di Bari, Antonio Decaro.

I progetti finanziati con il bando sono diffusi su tutto il territorio nazionale in modo omogeneo. L’investimento statale ammonta a due miliardi e 61 milioni, ai quali si somma la componente comunale (435 milioni) e quella privata (900 milioni). Nonostante si parli di bando periferie gli interventi non sono necessariamente lontani dal centro. Perché periferie significa luogo della marginalità sociale ed economica, non necessariamente geografica.(Segue)