Borgofuturo, torna il festival per rigenerare il territorio

Dal 7 al 9 luglio a Ripe San Ginesio nelle Marche

GIU 7, 2017 -

Roma, 7 giu. (askanews) – Dalla ricostruzione dei territori all’integrazione sociale e culturale: torna Borgofuturo con l’edizione 2017, ed al centro del festival della sostenibilità a misura di borgo, ci sarà la figura del “reduce”, cioè colui che riesce a superare una fase critica e si adopera per costruirne una nuova.

La manifestazione, che si svolgerà dal 7 al 9 luglio a Ripe San Ginesio, in provincia di Macerata, ospiterà un ricco programma di spettacoli musicali e teatrali, incontri, laboratori e tavoli di lavoro che avranno al centro i temi dell’ambiente, della sostenibilità e del turismo. Ad introdurre la manifestazione ci sarà quest’anno “Borgofuturo Social Camp” (5-9 luglio), percorso di laboratori “residenziali” con l’obiettivo di creare una comunità consapevole, che animi il borgo reale e inverta la tendenza allo spopolamento, aggravata dal recente fenomeno sismico.

Ricostruzione, integrazione, rigenerazione: sono queste le parole chiave che caratterizzeranno la quinta edizione di Borgofuturo. “Il festival vuole contribuire a un processo di ripartenza, che oggi è particolarmente sentito in tutta l’area del cratere. Per farlo, però, non consideriamo sufficienti soluzioni di superficie – spiega Damiano Giacomelli, Direttore Artistico del Festival Borgofuturo -. Tendenze come lo spopolamento delle aree interne o, sul versante opposto, la regressione al localismo come fuga dalla complessità del contemporaneo sono al centro della nostra attenzione sin dalla prima edizione del festival. Oggi questi ed altri temi a noi cari sono esplosi come urgenze non più prorogabili. Siamo reduci dal sisma, così come lo siamo da un ventennio di semplificazione culturale, che ha avvicinato il sapere al consumo e ci ha sottratto alcuni strumenti di lettura critica. Allo stesso modo – cotinua Giacomelli – è reduce chi da anni porta avanti la sua battaglia per la legalità, contro ogni convenzione comunitaria, e chi ha dovuto scegliere di emigrare da paesi non più vivibili. Proveremo a rappresentare parte di questo universo attraverso un programma di incontri, spettacoli musicali e teatrali, laboratori e tavoli di lavoro”.

Primi ospiti annunciati sono il chitarrista tuareg Bombino, “il suono della prossima generazione del Sahara” e il testimone di giustizia Pino Masciari, imprenditore edile Calabrese sotto scorta per aver denunciato le connessioni tra ‘ndrangheta e politica.

Sullo sviluppo locale sono in programma tavoli di lavoro con gli amministratori, per parlare di ricostruzione post-sisma. Ricostruzione, Viabilità, Turismo e accoglienza, Cultura e immaginario, Agricoltura, Artigianato e attività produttive saranno i temi sui quali si concentrerà il dibattito. I tavoli rappresentano un tentativo verso la costituzione dal basso di una rete locale che punti a immaginare una visione di prospettiva e individuare soluzioni condivise.

La quinta edizione di Borgofuturo sarà anche un momento importante per fare il punto della situazione sul ruolo che dal 2010 la manifestazione ha avuto nell’innesco di un processo di riqualificazione territoriale: “Il festival è stato un volano per il territorio, soprattutto attraverso il macro-progetto QUI: Borgofuturo, che ha come obiettivi la riqualificazione sostenibile degli spazi del centro storico di Ripe San Ginesio e la valorizzazione delle risorse del territorio”, spiega il sindaco del comune, Paolo Teodori. In collaborazione con la CNA di Macerata, domani saranno pubblicati sul sito del Comune i bandi per l’affidamento degli spazi di proprietà comunale siti nel centro storico, ristrutturati e resi efficienti dal punto di vista energetico. Nel frattempo è già operativo l’esito del primo bando di affidamento, con l’apertura di un alimentari/enoteca, gestito da un team di ragazzi. “Con questa iniziativa – aggiunge Teodori – intendiamo favorire la nascita di una comunità giovane ed innovativa, per fare la nostra parte nel combattere lo spopolamento dei piccoli borghi”.

Nell’anticipazione di Borgofuturo Social Camp verranno inoltre proposti incontri con esperti e attività riguardanti tematiche di sostenibilità ambientale e sociale, verso nuove modalità di pensare i rapporti umani e processi produttivi. I corsi, sviluppati in discussioni teoriche e laboratori didattici, si basano sulla partecipazione attiva e sulla condivisione delle conoscenze. Gli iscritti potranno scegliere diversi moduli all’interno di tre percorsi tematici: teoria della decrescita, agricoltura rigenerativa e comunità in transizione.

Infine, il motto “Comunicare il territorio una sfida per il giornalismo: dalla comunicazione in emergenza alla valorizzazione delle tipicità” sarà punto di partenza per il corso, dedicato ai giornalisti, che si svolgerà sabato 8 luglio nella palestra comunale di Ripe San Ginesio durante il Festival Borgofuturo. Il corso analizzerà da una parte la comunicazione nelle situazioni di emergenza, dall’altra la comunicazione volta a valorizzare il territorio e le sue tipicità, per favorire la ripresa delle attività produttive.