Il Garante Privacy: monopolisti web condizionano umanità intera

Numero esiguo aziende possiede patrimonio di conoscenza gigantesco

GIU 6, 2017 -

Roma, 6 giu. (askanews) – Bisogna prestare attenzione “ai tanti ‘grandi fratelli’ che governano la rete”.

Perché “la concentrazione in capo a pochi soggetti privati di un rilevantissimo potere, non solo economico, ha infatti determinato un mutamento sostanziale nei rapporti tra individuo e Stato, tra pubblico e privato, cambiando profondamente la geografia del potere”. A spiegarlo è stato il presidente è stato il presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei dati personali, Antonello Soro, presentando al relazione annuale al Parlamento.

“Se ciò che per ciascuno è dato personale, intima essenza del sé – sottolinea Soro – diviene per i grandi monopolisti del web dato economico da sfruttare commercialmente, le implicazioni in termini antropologici, ma anche sociali e politici sono eloquenti.

È significativo che la legislazione europea in materia ruoti attorno alla figura del “data subject”: l’interessato è definito a partire dai suoi dati, ne è fonte ed allo stesso tempo ne ha la signoria, il cui esercizio rappresenta la vera e unica garanzia rispetto ai tanti “grandi fratelli” che governano la rete.

La concentrazione in capo a pochi soggetti privati di un rilevantissimo potere, non solo economico, ha infatti determinato un mutamento sostanziale nei rapporti tra individuo e Stato, tra pubblico e privato, cambiando profondamente la geografia del potere”.

Il Garante per la Privacy spiega che “un numero esiguo di aziende possiede un patrimonio di conoscenza gigantesco e dispone di tutti i mezzi per indirizzare la propria influenza verso ciascuno di noi, con la conseguenza che, un numero sempre più grande di persone – tendenzialmente l’umanità intera – potrà subire condizionamenti decisivi”.

Rus MAZ