Il vicario del Papa per Roma è il pugliese Angelo De Donatis

Francesco cambia vertici Chiesa Italia dopo Cei e prima di Milano

MAG 26, 2017 -

Città del Vaticano, 26 mag. (askanews) – Il nuovo vicario del Papa per la diocesi di Roma è mons. Angelo De Donatis, fino a due anni fa sempice prete.

Dopo la scelte del nuovo presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, e prima della scelta del nuovo arcivescovo di Milano, Francesco ridisegna così i vertici della chiesa italiana.

A settembre del 2015 proprio Jorge Mario Bergoglio nominò De Donatis, allora semplice parroco di San Marco Evangelista al Campidoglio, vescovo ausiliare di Roma, dopo averlo conosciuto in occasione degli esercizi spirituali quaresimali alla curia romana nel 2014. “Prete romano fin nel midollo”, a avuto a definirlo il cardinale Agostino Vallini, che oggi, 77enne, lascia a De Donatis il ruolo di vicario.

Il Papa in persona ha presieduto in San Giovanni in Laterano, nel giorno della festa della Dedicazione della Basilica cattedrale di Roma del 2015, la messa per l’ordinazione episcopale di De Donatis. “Annunzia la Parola in ogni occasione opportuna e alle volte non opportuna”, gli raccomandò Francesco nell’omelia, “ammonisci, rimprovera, ma sempre con dolcezza; esorta con ogni magnanimità e dottrina. Le tue parole siano semplici, che tutti capiscano, che non siano lunghe omelie. Mi permetto di dirti: ricordati di tuo papà, quando era tanto felice di avere trovato vicino al paese un’altra parrocchia dove si celebrava la Messa senza l’omelia! Le omelie, che siano proprio la trasmissione della grazia di Dio: semplici, che tutti capiscano e tutti abbiano la voglia di diventare migliori”. Al neo presule a Roma il Papa affida in particolare la formazione del clero, presbiteri, seminaristi e diaconi, da amare, dice “con tutto il cuore” di padre e di fratello. E insieme con loro anche i poveri, gli indifesi e a quanti hanno bisogno di aiuto. “Ascoltali volentieri e con pazienza” sottolinea il Pontefice: “Tante volte ci vuole tanta pazienza, ma per il Regno di Dio si fa così!”. E proprio nell’impegno nei confronti del clero Francesco avanza, ancora parlando a braccio, una richiesta specifica al nuovo vescovo, alla vigilia del Giubileo della misericordia: “Ti chiedo – come fratello – di essere misericordioso. La Chiesa e il mondo hanno bisogno di tanta misericordia. Tu insegni ai presbiteri, ai seminaristi la strada della misericordia. Con parole, sì: ma soprattutto con il tuo atteggiamento. La misericordia del Padre che sempre riceve, sempre c’è posto nel suo cuore, mai caccia via nessuno. Aspetta. Aspetta. Questo ti auguro: tanta misericordia”.

Monsignor De Donatis è nato il 4 gennaio 1954 a Casarano, provincia di Lecce e diocesi di Nardò-Gallipoli. Alunno prima del Seminario di Taranto e quindi del Pontificio Seminario Romano Maggiore, ha compiuto gli studi filosofici alla Pontificia Università Lateranense e quelli teologici presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito la Licenza in Teologia Morale. E’ stato ordinato sacerdote il 12 aprile 1980 per la diocesi di Nardò-Gallipoli e dal 28 novembre 1983 è incardinato nella diocesi di Roma. Dopo essere stato nei primi anni ’80 collaboratore nella parrocchia di San Saturnino e insegnante di religione, dal 1983 al 1988, è stato vicario parrocchiale della medesima parrocchia, al quartiere Trieste; dal 1988 al 1990, addetto alla Segreteria generale del Vicariato come collaboratore dell’arcivescovo Giovanni Marra e vicario parrocchiale nella parrocchia Santissima Annunziata a Grottaperfetta; dal 1989 al 1991, archivista della Segreteria del Collegio Cardinalizio; dal 1990 al 1996, direttore dell’Ufficio Clero del Vicariato di Roma; dal 1990 al 2003, direttore spirituale al Pontificio Seminario Romano Maggiore; dal 2003, parroco a San Marco Evangelista al Campidoglio e assistente per la diocesi di Roma dell’Associazione Nazionale Familiari del Clero.