Roma, rischia processo per falso il sottosegretario Cesaro

Accertamenti coordinati dal pm Alberto Pioletti

MAG 24, 2017 -

Roma, 24 mag. (askanews) – Nei confronti del sottosegretario del ministero dei beni e le attività culturali, Antimo Cesaro, la Procura di Roma ha chiuso le indagini, passo che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, per l’accusa di falso. Alla bse delle contestazioni c’è quanto affermato da Cesaro rispetto alla presenza di un ex cognato ad una riunione riservata del ministero.

I fatti fanno riferimento alla giornata del 13 settembre 2016. Secondo quanto sarebbe stato spiegato da Cesaro l’uomo da lui invitato avrebbe avuto il ruolo di curare i rapporti della sua segreteria sul territorio campano. Oltre a questa bugia ce ne sarebbe anche un’altra, connessa alla possibilità che il soggetto potesse essere destinatario di finanziamenti collegati a una iniziativa culturale o che intendesse presentare progetti riguardanti il finanziamento.

Dagli accertamenti del pm Alberto Pioletti è invece emerso che il personaggio in questione era un suo ex cognato. Un colloquio con i tecnici di Invitalia per avere maggiori informazioni sulla possibilità di far ottenere a una associazione una serie di incentivi sarebbe poi stato fatto dalla compagna dell’uomo, che aveva effettivamente chiesto un finanziamento registrandosi al sito di Invitalia.