Blitz di Greenpeace a S. Pietro: “Planet Earth First” sul cupolone

8 identificati. Questura: "Iniziativa tollerata, non pericolosa"

MAG 24, 2017 -

Roma, 24 mag. (askanews) – Alla vigilia della visita del presidente USA Donald Trump in Vaticano da Papa Francesco, blitz ieri sera a Roma di Greenpeace a San Pietro: alcuni attivisti a bordo di un camion sono arrivati su via della Conciliazione, altezza via della Traspontina, e da qui hanno proiettato sulla cupola della Basilica il messaggio “Planet Earth First” (Prima il pianeta Terra”), in risposta al motto di Trump “America First!”.

Otto persone sono state identificate dalla polizia: gli agenti, spiega in una nota la Questura, “tenuto conto della non pericolosità dell’iniziativa, hanno tollerato e tenuto sotto controllo, solo per pochi istanti, per poi procedere a loro carico, previa identificazione di tutti i presenti”.

“Il presidente degli Stati Uniti – sostiene Greenpeace – ha recentemente abolito numerose misure per la protezione del clima, desiderando favorire le aziende petrolifere e del carbone. Gli Usa sono il secondo emettitore di gas serra al mondo, superati solo negli ultimi anni dalla Cina”.

“I cambiamenti climatici sono la minaccia che più tocca la nostra generazione, per questo i veri leader mondiali si stanno impegnando per salvaguardare il nostro futuro. Trump non può sfuggire a questa responsabilità rinnegando l’impegno degli Stati Uniti preso a Parigi”, spiega Jennifer Morgan, direttore esecutivo di Greenpeace International: “Prima dell’incontro con il Papa abbiamo voluto consegnare questo messaggio a Trump, convinti che la sua prima priorità debbano essere le persone e il pianeta, non il profitto di chi inquina. Il presidente non può fermare la transizione verso fonti di energia pulita e deve invece accelerarla. In vista del G7 che si apre giovedì a Taormina, Greenpeace chiede anche un impegno chiaro di tutti gli Stati per dare piena attuazione all’Accordo di Parigi”.