Scalfarotto si è unito civilmente a suo compagno Federico a Milano

Sottosegretario: finalmente si può. E' il primo membro del Governo

MAG 20, 2017 -

Milano, 20 mag. (askanews) – “Siamo qui tutti insieme con Federico e Ivan, per Federico e Ivan. E’ anni che aspettiamo questo momento, perché al di là delle formule, al di là di quello che si può dire, celebrare e anche innovare sul terreno legislativo, è l’amore tra Federico e Ivan che ci ha portato fin qui, ed è potente e noto a tanti di noi”. Così ha esordito l’assessore comunale alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino che questa mattina, nella sala dei matrimoni a Palazzo Reale a Milano, ha celebrato la cerimonia con la quale il sottosegretario allo Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, si è unito civilmente al suo compagno, il giornalista Federico Lazzarovich.

Al “matrimonio”, che si è tenuto esattamente un anno dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili per cui Scalfarotto si è a lungo battuto, erano presenti amici e familiari ma nessun membro del Governo: il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, che si diceva potesse presenziare, non è invece venuta ma dovrebbe partecipare insieme ad altri esponenti dem alla cena per la festa di matrimonio che si terrà questa sera in un ristorante in zona stazione Centrale a Milano. Facendo il suo ingresso a Palazzo Reale, il 51enne deputato Pd, che è il primo membro del Governo a “sposarsi” con il proprio compagno con cui convive da oltre un decennio, ha dichiarato emozionato ai cronisti “oggi sono solo un privato cittadino che si sposa in un Paese in cui è finalmente possibile farlo”.

Prima di dare lettura degli articoli che regolano le unioni civili e i versi di una poesia di Emily Dickinson scelta dalla coppia, Majorino ha scherzato affermando “in questi giorni si è letto un virgolettato di Ivan che spiegava di volersi unire con Federico ‘entro la fine della Legislatura’. Pare – ha concluso – che in questi mesi complicati sul piano istituzionale, tra Renzi, Gentiloni e Mattarella ci fosse un accordo preciso: la legislatura deve andare oltre l’unione tra Federico e Ivan”.

Conclusa tra gli applausi la breve cerimonia, l’assessore e amico di Scalfarotto, si è rivolto ai presenti dicendo “facciamo una minima forzatura lessicale ma diciamolo: viva gli sposi!”. E dopo il bacio di rito è giunto infine anche il tradizionale lancio del riso davanti a decine di cronisti, fotografi e operatori televisivi.