Roma, protesta in Aula del Forum acqua contro sgombero Rialto

Respinto al mittente il bando "ah hoc": immobile non disponibile

MAG 18, 2017 -

Roma, 18 mag. (askanews) – Il question time dell’assessore capitolino al Bilancio Andrea Mazzillo è stato disturbato della protesta e l’occupazione temporanea dell’Aula Giulio Cesare operata dal Forum dei movimenti per l’acqua, che ha protestato contro lo sgombero dello stabile Rialto Sant’Ambrogio, sede di molte associazioni romane tra le quali il Forum e storico “ospite” del quartiere generale del Referendum per l’acqua pubblica vinto dal movimento.

“Due sgomberi, un bando finto, i richiami alla legalità, il rifiuto di ascoltare i movimenti dell’acqua. L’arroganza della Giunta Raggi non è solo un’altra brutta storia romana di sgomberi, ma prima di tutto la conferma che l’amministrazione 5 Stelle sta compiendo una svolta reazionaria” spiega il portavoce del Forum dell’acqua Paolo Carsetti. “L’unico obiettivo è accreditarsi con il sistema, dimostrare ai poteri forti di essere affidabile, così da candidarsi a governare il Paese intero. Poco importa se nel frattempo la legalità sarà trasformata in un simulacro, la trasparenza in opacità, la città in un deserto sociale” continua Carsetti.

Sotto accusa, tra l’altro, il lancio da parte dell’assessorato di Andrea Mazzillo, il giorno prima dello sgombero del Rialto, di un bando finalizzato alla concessione di un immobile sequestrato alla criminalità per lo svolgimento di attività sul tema dell’acqua e dei beni comuni. Un bando cucito su misura del Forum Acqua che, però, respinge la proposta al mittente: “che differenza passa tra questo bando e le pratiche politiche che hanno portato a Mafia Capitale? Noi non concorreremo a un bando che, oltre tutto, non è neanche tale fino in fondo in quanto si tratta di un avviso perché l’immobile non è ancora nell’effettiva disponibilità del Comune. Evidentemente c’era fretta di provare a costruirsi un alibi in previsione dell’imminente sgombero che, guarda caso, avviene il giorno successivo alla sua pubblicazione”, conclude il portavoce.