Milano, domani Scola in piazza Duomo con 8.000 animatori oratori

Verranno annunciate band che faranno da spalla a Van De Sfroos

MAG 18, 2017 -

Milano, 18 mag. (askanews) – Domani, venerdì 19 maggio, alle ore 20.45, in piazza Duomo, l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, parteciperà alla festa degli animatori dell’oratorio estivo 2017. Consegnerà il mandato agli 8.000 adolescenti che quest’anno, alla chiusura delle scuole, come animatori si occuperanno dei più piccoli negli oratori della Diocesi, guidati da sacerdoti, religiosi e religiose, giovani volontari. Gli animatori si raduneranno davanti alla cattedrale già dalle ore 19.30. Prima dell’arrivo dell’arcivescovo sarà presentato il tema di quest’anno dell’oratorio estivo, “DettoFatto – Meravigliose le tue opere” ispirato ai racconti biblici della Creazione.

Durante la serata saranno annunciate anche le tre band che avranno l’onore, il prossimo 9 giugno, di aprire il concerto di Davide Van De Sfroos allo stadio di San Siro a Milano. Per il suo primo concerto al Meazza, infatti, il cantautore ha individuato i gruppi spalla tra quelli che hanno partecipato alla campagna “Cresciuto in oratorio”, iniziativa di Odielle (Oratori diocesi lombarde) con lo scopo di ribadire il ruolo degli oratori nella società lombarda.(www.cresciutoinoratorio.it). Si tratta dei milanesi “Watt”, dei bergamaschi di Sant’Omobono Terme “Neverending” e dei milanesi (zona Greco) “Nuovo Corso Cafè”.

Al progetto hanno partecipato settantacinque band, nate e cresciute negli oratori lombardi, raccontando la loro storia di oratorio e inviando una demo. “È stata una vera sorpresa – afferma Van De Sfroos, testimonial della campagna, commentando le canzoni ascoltate -, non mi aspettavo una tale quantità e qualità circa le proposte inviate per Cresciuto in oratorio. Certo alcune band sono ancora all’inizio del loro percorso, altre invece sono oggettivamente di alto livello, già strutturate e attrezzate per un cammino professionale che hanno già in parte intrapreso. Ho deciso quindi di stare nel mezzo, concentrando il focus su gruppi giovani, ancora fortemente legati alla realtà dell’oratorio”.