Gualzetti: basta criminalizzare i poveri e chi li aiuta

Caritas: "Le Ong fanno ciò che dovrebbero fare le Istituzioni"

MAG 11, 2017 -

Milano, 11 mag. (askanews) – “Siamo stanchi di vedere i poveri concepiti come una minaccia, come scarti da nascondere spostandoli da un quartiere ad un altro, o da cui difenderci erigendo muri. Vogliamo reagire a questa logica che criminalizzando i poveri finisce con il criminalizzare anche chi li aiuta: prima le cooperative che si occupano dell’accoglienza dei migranti e ora le ong che doverosamente soccorrono in mare chi tenta la traversata, supplendo alle istituzioni”. Lo ha detto questa mattina il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, intervenendo alla prima delle tre giornate di studio “Non solo senza”, promosse a Milano da Caritas Ambrosiana e dalla Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora (Fio.psd).

“Tuttavia – ha concluso Gualzetti – ci sono anche notizie buone: per la prima volta finalmente abbiamo in Italia un piano nazionale di lotta alla povertà e strumenti, come il reddito di inclusione, forse ancora legati ad una dimensione quantitativa, ma che sono un punto di partenza importante per voltare pagina”.

Di risorse ha parlato Alessandro Pezzoni, responsabile dell’area grave emarginazione di Caritas Ambrosiana, spiegando che “per il prossimo triennio il Comune di Milano riceverà dalla Ue, anche grazie alla programmazione realizzata con Fiopsd, 13 milioni e 600 mila euro per la grave emarginazione: una cifra significativa che ci auguriamo possa consentire di realizzare interventi anche di qualità”.

(segue)