Legambiente: Pesaro, Bolzano e Ferrara le città più bike friendly

Nella capitale solo 5 persone su mille usano la bici.

MAG 5, 2017 -

Roma, 5 mag. (askanews) – Almeno il 15% della popolazione di Cremona, Rimini, Pisa, Padova, Novara e Forlì utilizza quotidianamente la bici per i propri spostamenti. Poi ci sono ancora Ravenna, Reggio Emilia, Treviso e Ferrara con percentuali di abitanti che preferiscono il manubrio al volante che oscilanno tra il 22% e il 27%. Per arrivare infine al top di Pesaro e Bolzano, dove circa un abitante su tre pedala per raggiungere il luogo di lavoro o di studio. Tra le grandi città, invece si distingue Milano, dove lo sviluppo del sistema dei trasporti pubblici, l’introduzione dell’Area C, la rifunzionalizzazione di alcuni spazi è stata accompagnata dalla crescita della ciclabilità (oggi il 6% dei milanesi si sposta in bici), mentre Roma è in coda al gruppo: nella Capitale solo 5 persone su mille usano la bici.

Sono queste le città più a misura di bici secondo quanto emerge dall’A Bi Ci – 1° Rapporto sull’economia della bici in Italia e sulla ciclabilità nelle città – realizzato da Legambiente in collaborazione con VeloLove e GRAB+ – e presentato oggi a Roma nel corso del Bike Summit 2017, che ha visto, tra gli altri, la partecipazione della presidente di Legambiente Rossella Muroni, il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Graziano Delrio, il sindaco di Pesaro e vicepresidente Anci Matteo Ricci, e Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente.

A Bolzano e Pesaro, dunque, il 28% della domanda urbana di mobilità è soddisfatto dalla bici. Il comune altoatesino ha collegato tra loro, formando una sorta di grande anello ciclabile, tutte le zone scolastiche, sportive e ricreative cittadine. La città di Pesaro ha realizzato la Bicipolitana, una metropolitana di superficie che alla fine del 2016 conta ben 85 chilometri di percorsi ciclabili e la rete, visto il successo, continua a estendersi. E’ importante sottolineare che in queste due città il successo non è figlio solo di infrastrutture di qualità per le bici, ma di una riorganizzazione complessiva dello spazio urbano: sono state ampliate le aree pedonali, sottratti spazi alla sosta delle auto, messi in sicurezza gli incroci, istituite zone a velocità moderata. In altre parole E’ un approccio innovativo allo spazio urbano e alla sostanziale redistribuzione dei pesi tra le diverse componenti del trasporto che determina alti livelli di ciclabilità a Pesaro e Bolzano. Ed è questa, evidentemente, la reale chiave di volta per una pianificazione della mobilità che mette al centro le esigenze di spostamento della persona e non del veicolo e determina una maggiore efficienza dell’intero sistema locale del trasporto e una migliore qualità del contesto urbano.(Segue)